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L’Etna osservato speciale, continuano esplosioni e fontane di lava. Ripercussioni su traffico aereo

Si è riunito oggi il Comitato Operativo di protezione civile che ha affrontato il tema dell’attuale fase di intensa attività eruttiva che sta interessando il vulcano Etna partendo dall’aggiornamento fornito dal rappresentante dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo.
L’attività esplosiva ha preso avvio nell’ottobre scorso al cratere detto “Voragine”, con un’attività debole di tipo stromboliano. Tra il 3 e il 5 dicembre si sono verificati diversi eventi esplosivi di forte intensità, tutti della durata di circa un’ora con attività sostenuta di fontane di lava. La ricaduta delle ceneri, spinte dai venti in direzione nord-est, ha interessato anche la costa calabrese con conseguenze dirette sul sistema dei trasporti stradali e aerei. A oggi l’attività esplosiva è concentrata al Nuovo cratere di sud est con colate laviche che si riversano sulla desertica “Valle del Bove”, mentre dal cratere Voragine si osservano sporadiche emissioni di cenere.
Sulla base delle informazioni fornite dall’INGV a breve termine non si attendono scostamenti significativi rispetto ai fenomeni finora registrati. Il Dipartimento della Protezione Civile continuerà a seguire l’evoluzione dei fenomeni in stretto raccordo con le Regioni Sicilia e Calabria, le componenti e le strutture operative oltre ai centri di competenza addetti al monitoraggio

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