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Villaggio a Montecassino, la Polonia offesa. Visita a sorpresa del Console e nota di protesta a Ministero

Cassino – Sarebbe arrivata ieri pomeriggio in incognito scortata dall’addetto militare al Consolato polacco in Italia e, al botteghino, avrebbe pagato per lei e il suo ufficiale accompagnatore. Il console polacco a Roma si è voluta così accertare di persona di ciò che sta accadendo in località Albaneta a Montecassino; dello spessore dell’iniziativa privata in fase di svolgimento su quelle rocce che hanno visto tragici scontri durante il secondo conflitto bellico; dell’impossibilità, a meno di pagare un biglietto, di raggiungere due dei tre monumenti cari al suo popolo che tanto sangue ha versato in quei luoghi per sfondare la linea Gustav. Quello che ha visto, non le è piaciuto.

In quell’occasione, la console avrebbe rimarcato tutto il suo disappunto, e quello della sua gente, per l’iniziativa in corso e che avrebbe presentato una nota di protesta direttamente al Ministero degli affari Esteri. Una iniziativa che non si è fatta attendere e questa sera quella nota annunciata è stata resa pubblica.

Nella nota inviata al agli Affari Esteri italiano, l’ambasciata polacca a Roma oggi ha espresso indignazione per l’iniziativa che offende la memoria dei caduti. Inoltre ha confermato la visita del capo del dipartimento consolare e delegato militare fatta senza preavviso neanche alle autorità locali, all’abbazia o all’associazione che ha affittato il terreno.

“L’iniziativa non solo viola la sacralità della battaglia di Monte Cassino, non rispetta la dignità e significato storico, ma blocca anche l’accesso ai monumenti”. La protesta è stata elevata anche contro il monastero i cui benedettini sono proprietari di quelle terre.

Nella nota polacca al Governo Italiano si legge la forte indignazione in relazione alla situazione che offende la “dignità dei più importanti monumenti polacchi in Italia”.

L’ambasciata ha anche chiesto alle autorità italiane di adottare le misure necessarie ed efficaci per fermare l’iniziativa e per prevenire il verificarsi di incidenti simili in futuro.

Ermanno Amedei

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