Forano (Ri) – Lo hanno trovato riverso a terra con la testa fracassata. Ad avvisare che Alberto Lucarelli 73 anni, originario di Roma ma residente a Forano in provincia di Rieti fosse riverso a terra, agonizzante, è stato ieri pomeriggio alle 18.30, un suo conoscente che ha chiamato i carabinieri. L’uomo, pensionato, aveva evidenti lesioni alla testa ed al corpo provocate da un corpo contundente.
I militari della compagnia carabinieri di Poggio Mirteto intervenuti insieme ai sanitari del 118, hanno soccorso l’anziano privo di sensi, ma ancora in vita trasportandolo in codice rosso presso il policlinico universitario Gemelli di Roma. Il ferito, a causa delle gravi lesioni, però, è morto alle successive 21.10.
Nel frattempo, i carabinieri della compagnia di Poggio Mirteto e della stazione di Stimigliano, hanno iniziato ad indagare fino ad arrivare ad un conoscente della vittima, tale D. L., nato a Magliano Sabina (Ri) 46 anni fa, impiegato, incensurato.
Il reo, dapprima parzialmente ed in seguito in maniera completa, ha ammesso le proprie colpe, confessando che verso le ore 18 aveva aggredito con violenza la vittima, motivando il gesto con vecchi rancori personali legati a presunti abusi edilizi della vittima.
Dopo aver riconosciuto le proprie colpe, D. L. ha raccontato di aver bruciato i vestiti indossati durante l’aggressione in un fondo agricolo vicino e di aver gettato l’arma del delitto, una spranga in ferro di circa un metro di lunghezza, nel fiume Tevere.
Il magistrato di turno della procura della Repubblica presso il tribunale di Rieti, Maruotti, intervenuto sul posto per coordinare l’attività investigativa, durante la notte dopo aver interrogato l’indagato presso gli uffici della compagnia carabinieri di Poggio Mirteto, alle ore 4,56 ha disposto il fermo quale indiziato di delitto per omicidio aggravato nei confronti di D.L., che è stato accompagnato presso la casa circondariale di Rieti.