Viterbo – Una insegnante di scuola media è stata sospesa ieri dalla sua attività di insegnante perché perseguitava un alunno. E’ una professoressa da incubo quella che traspare dall’indagine svolta dalla Squadra Mobile di Viterbo che ieri ha notificato all’insegnate 53enne la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio di un Pubblico Ufficio, indagata per aver maltrattato un alunno della sua classe.
Da una nota della squadra Mobile si apprende che la riservata attività d’indagine, condotta dai poliziotti diretti dal vice questore Fabio Zampaglione, è scaturita da una denuncia, presentata nei primi giorni del mese di febbraio, con cui venivano segnalate condotte illecite poste in essere dalla donna nei confronti del minore.
Il ragazzo sarebbe stato oggetto di reiterati comportamenti violenti ed offensivi.
L’insegnante avrebbe maltrattato l’alunno fino ad arrivare ad offenderlo con frasi irripetibili costringendo, inoltre, anche i compagni di classe a tenere atteggiamenti vessatori nei confronti del malcapitato.
In un’occasione, il ragazzo sarebbe stato addirittura buttato fuori dall’aula e collocato su una sedia per essere picchiato a turno dai compagni maschi.
Riscontri a quanto denunciato sarebbero stati effettuati dagli uomini della Squadra Mobile anche mediante l’audizione di diverse persone informate sui fatti. Da ciò emergeva un quadro desolante e il clima di terrore che la donna aveva ingenerato nei confronti del ragazzo.
Tutta l’attività investigativa veniva integralmente trasfusa in una dettagliata informativa di reato indirizzata all’Autorità Giudiziaria in base alla quale la Procura della Repubblica di Viterbo richiedeva al G.I.P. l’emissione del provvedimento cautelare nei confronti della donna che veniva emanato nella mattinata di ieri.