Montecassino, Grossi: “Rimuovere tutti i cancelli dai suoli pubblici”
5 Febbraio 2016Cassino – La rimozione del cancello all’Albaneta è solamente il primo passo a che il sacro colle di Montecassino sia fruibile.
Antichi percorsi sono sbarrati da altri cancelli per i quali, Edoardo Grossi, membro della consulta sull’Ambiente di Cassino, chiede lo stesso trattamento giustamente riservato al cancello dell’Albaneta. “Il comune di Cassino, come già detto, – dichiara Grossi – ha fatto un’azione, seppur obbligata dalla legge, ma di grande coraggio, riportando la legalità in un luogo pubblico e che dal 1983 qualcuno ne rivendicava la proprietà . Ora mi aspetto che, con la stessa determinazione, rimuova anche le altre barriere, sul suolo del Demanio dello Stato, che impediscono la libera circolazione a piedi di cittadini, turisti, pellegrini, escursionisti. Per questo motivo questa mattina ho depositato una richiesta di atti al comune di Cassino”.
Er. Amedei
Mi permetto di farle notare che l’inizio dell’articolo è in contraddizione col vostro pensiero, o comunque con quello dei manifestanti, sì perché “la rimozione del cancello dell’ALbaneta†non è, sempre se ho capito bene, “uno dei tanti ostacoli a che il sacro colle di Montecassino sia fruibile†perché ora, come voi dite, dovrebbe permettervi di fruire del sacro monte. Quindi Ermanno, per dirla come un maestro di quinta elementare, l’alunno è intelligente ma non si applica, il pensiero così espresso è contraddittorio e mal formulato sintatticamente . Cinque e mezzo ma solo per la buona volontà .
Cordiali saluti
Duilio
Ps. Ma dalla foto che vedo il cavelier Grossi supera la “barriera†(una delle tante che volete abbattere) e accede tranquillamente al Parco…. Forse anche lui ha le idee poco chiare.
Giusto e correggo. Dieci al maestro di italiano, 4 alla sua tenacia nel difendere l’indifendibile
Ermanno
Il “cavelier” Grossi è uno dei pochi a Cassino che ha il coraggio di far ripristinare la legalità per troppi anni calpestati. A differenza di chi, solo per fare un commento, si nasconde dietro uno pseudonimo, figuriamoci per azioni concrete.
Gentile Grossi, io scrivo chiedendo conto di una fotografia che la ritrae e che sembra essere in contraddizione con quanto lei rivendica in una sua delle sue tante petizioni (quella sul suolo pubblico) e lei risponde dicendomi chi è. Mi permetto di rassicurarla. La sua celebrità non vacilla è ad altissimi livelli, forse i più alti negli ultimi tempi, quindi non serve ribadire chi è e cosa fa… stia tranquillo lo sanno tutti, si figuri che lo so anche io che non l’ho mai vista di persona, quest’ansia di celebrità non ha motivo di esistere, quindi può stare tranquillo e non preoccuparsene troppo. Fossi stato in lei invece mi sarei preoccupato (sempre che lei lo voglia per carità !), di replicare anche brevemente all’appunto che mi sono permesso di sollevare. Non crede che sia questa la cosa più importante? Una persona che la pensa diversamente da lei si pone delle domande sulla sua protesta e lei non risponde, o meglio risponde autocelebrandosi millantando oltretutto nei miei confronti infondate accuse di false generalità . Così facendo, oltretutto, rischia di dare ragione indirettamente a quanto ho scritto sempre su questo sito circa la pretestuosità di alcune posizioni manifestate in questa battaglia. Spero, altresì, sempre che lei sia così cortese da rispondere, che voglia utilizzare argomentazioni più solide rispetto a quella della pseudonimia: sì perché non capisco cosa abbiate contro il mio nome e soprattutto su che basi ritenete che sia di fantasia. Tra l’altro solo qui mi è stata mossa questa accusa. E con questo spero sia chiusa una volta per tutte la questione sul mio nome.
Saluti ciociari
Duilio
Gentile Duilio, innanzitutto la mia replica era per il tono offensivo con cui mi ha definito “CAVELIER”. Io non la conosco e simili licenze non glielo permetto. Detto ciò passiamo alla spiegazione della FOTO. La foto che mi ritrae voleva evidenziare che è inaccettabile che per poter percorrere un sentiero (pubblico) una persona debba attraversarlo tra un cancello ed un guardrail, rischiando di farsi male al filo spinato posizionato. Basterebbe che posizionassero dei dissuasori per i mezzi a motore e lasciassero transitare liberamente i pedoni, pellegrini, escursionisti, turisti ecc. liberamente, senza impedimento alcuno ed in sicurezza, come in tutti i parchi del mondo. Poi l’ansia di celebrità non mi sfiora nemmeno, perché non è il mio obiettivo, non saprei che farmene visto che non devo partecipare a nessuna competizione elettorale o altra competizione. Spero di essere stato esaustivo.
Saluti dalla provincia Terra di Lavoro
Ps. In futuro se vuole che risponda alle sue domande usi termini meno offensivi e scriva nome e cognome come fanno tutti.
Gentile Grossi,
comincio rispondendo dalla fine del suo intervento dicendole che, fino a prova contraria, sono io a scegliere se inserire o meno il mio cognome nella mia firma perché siamo in un Paese libero, e perché io non ho certamente bisogno della sua risposta, pertanto non ho necessità alcuna di inserire il mio cognome, eventualmente chi potrebbe averne bisogno è chi ci legge, coloro che si informano e vogliono capire meglio quello che sta succedendo. Dunque io firmo con il mio nome, lei da parte sua valuti se giovarsi o meno dell’opportunità di replicare o chiarire, qualunque sia la sua decisione il mondo non dovrebbe subire particolari sconvolgimenti. Detto questo, ribadisco che io, questa volta parlo a livello personale, non ho bisogno della sua risposta perché con la sua ultima ha confermato quanto ho scritto altrove, e questo per quanto mi riguarda è più che sufficiente. Ovvero, che la battaglia, ma questo è un parere personale, è pretestuosa perché di fatto rivendica diritti sostanzialmente garantiti (e lo conferma involontariamente anche Maffei dicendo che nessuno gli ha mai impedito l’accesso e che ha percorso i vari sentieri moltissime volte), e condotta in maniera poco chiara, sì perché viene fuori solo ora e dopo tanto disquisire che i cancelli non andrebbero semplicemente abbattuti ma sostituiti con dei dissuasori per ottenere la mirabile funzione… la stessa funzione dei cancelli, impedire il transito dei veicoli a motore… sì proprio quello che stanno facendo da poco più di trent’anni i tanto vituperati cancelli. Quindi che differenza corre tra le due situazioni? Non capisco perché se i cancelli impediscono (e grazie a Dio fino ad ora lo hanno fatto) il transito dei veicoli a motore non va bene, se lo fanno i dissuasori invece va bene. A proposito invece del caso illustrato dalla foto basterebbe eliminare il filo spinato e coinvolgere chi ha competenza su quel tratto di strada per intervenire sul guardrail e favorire il transito pedonale. Questo è quanto volevo dire.
Cordiali saluti
Duilio
ps. mi spiace essermi visto attribuire pensieri e cose che non ho detto, è evidente che l’utilizzo del “cavalier†(“cavelier†per via di un errore di digitazione) non ha alcun intento spregiativo poiché il termine non ha alcuna connotazione negativa, tanto più che il sottoscritto si è avvalso dell’uso estensivo del termine, nella fattispecie del sinonimo che sta ad indicare “signore†o colui che difende o si batte per un’idea (come da accezioni 4 a-b Vocabolario Treccani). Inoltre, non sono solo io a ritenere che in questo caso l’utilizzo del termine “cavalier†non fosse offensivo dal momento che i commenti non sono pubblicati immediatamente ma sottoposti all’intervento di un moderatore, il quale evidentemente non ha rinvenuto nessun tono offensivo. Sul rapporto celebrità /competizione politica non mi soffermo dal momento che è fin troppo evidente che le due cose non sono necessariamente legate dal momento che la prima può escludere tranquillamente la seconda.