Cassino – Un successo senza precedenti la ventesima edizione dei mondiali di corsa campestre, ospitati dalla città di Cassino all’interno della pista del campus universitario. La Fisu si è complimentata con il comitato organizzatore capeggiato dall’ex rettore dell’università Ciro Attaianese per l’ottimo lavoro svolto e soprattutto per il tracciato della gara che ha permesso a tutti di avere la visibilità degli atleti in corsa. La città ha risposto all’appello e in centinaia hanno assistito alle gare di cross country. Nella corsa individuale maschile il Marocco ha sbaragliato gli avversari: Hicham Amghar ha percorso i 10, 7 chilometri (7 giri per 1.500 metri) in 33 minuti e 46 secondi. Tre secondi in più li ha impiegati Reda Jaafar che si è dovuto acontentare del secondo gradino del del podio. La medaglia di bronzo è andata a Youssef Ben Had, che ha impiegato 33 minuti e 51 secondi. Il primo degli italiani è stato Italo Quazzola che si è piazzato all’undicesimo posto con un tempo di 34 minuti e 22 secondi. Il Marocco ha conquistato il primo posto anche nel campionato maschile a squadre. Al secondo e terzo posto si sono piazzati, rispettivamente, il Giappone e la Turchia. L’Italia ha sfiorato il podio ma si è dovuta accontentare del quarto posto. Il tricolore ha sventolato invece sul podio nella competizione femminile tra donne, dove l’Italia ha conquistato il terzo posto dietro alla Gran Bretagna (argento) e al Giappone (oro). Nel campionato femminile individuale – in questo caso i chilometri da percorrere erano sei (4 giri per 1.500 metri) – si è imposta Sevilay Eytemis della Turchia con il tempo di 21 minuti e 57 secondi. Secondo e terzo posto al Giappone rispettivamente con Moeno Shimizu (22 minuti) e Maki Izumida (22 minuti e 1 secondo). L’Italia ha chiuso la top ten con Valeria Ruffino che ha percorso i 6 chilometri in 22 minuti e 35 secondi. In serata ci sarà il passaggio della bandiera con la Svizzera, che ospiterà i cross country nel 2018. Il comitato organizzatore, l’ateneo e il Cus esprimono soddisfazione per l’ottima riuscita dell’evento. “Il presidente della commissione mi ha detto che in tanti anni di lavoro non ha mai trovato una pista così bella†ha rivelato con malcelato orgoglio il presidente del comitato organizzatore Ciro Attaianese. E sempre l’ex rettore dell’Unicas ha poi evidenziato: “Per far sì che la pista ora resti a Cassino serve il supporto, non solo economico, di tutte le istituzioni. Lo sport è importante perchè è intrensamente meritocratico, è uno strumento di formazione e socializzazione: la giornata di oggi lo testimonia. E’ importante che chi amministra se ne accorga e modifichi le sue politiche per valorizzare maggiormente lo sportâ€. Il rettore Betta ha quindi sottolineato il lavoro svolto: “Abbiamo risposto molto bene a una sollecitazione non banale. Tutto si brucia in due gare di mezzora ma dietro c’è tanta gente che ha lavorato per molti mesi e a loro va il mio incoraggiamento e il mio plausoâ€. Il sindaco Petrarcone, appena rientrato dall’Olanda per l’accensione della fiaccola benedettina ha premiato i vincitori, e si è complimentato con tutti: “Ho fatto il possibile e l’impossibile per essere qui. Questa manifestazione è un orgoglio per tutta la città â€. Il presidente del Cus Carmine Calce, anima dell’intera kermesse, ha anzitutto ringraziato i 221 studenti volontari che hanno contribuito all’evento, e poi ha spiegato: “Siamo veramente soddisfatti. Abbiamo 2.000 studenti , quindi c’è una sensibilità maggiore nei confronti dell’atletica leggera e soprattutto dei cross countryâ€. Giappone, Francia, Austria, Svizzera, Germania, Cina, Slovacchia, Algeria, Australia, Argentina, Turchia, Slovenia, Sri Lanka, Canada, Oman, Marocco, ISF e Gran Bretagna le delegazioni dei paesi che hanno partecipato mondiali per un totale di circa 500 atleti. Altrettanti sono stati i visitatori che nella giornata di sabato mattina hanno invaso il Campus per assistere alle gare.