Piedimonte – Uno di Roccasecca e gli altri sono di Piedimonte e Cassino. Fantini e proprietari dei cavalli, tutti di etnia Rom, denunciati dai carabinieri sembra avessero scelto lo stradone della Fiat di Cassino per organizzare corse dove, con tutta probabilità avvenivano scommesse tra la gente che assisteva. Su quest’ultimo aspetto, però, i carabinieri della compagnia di Cassino stanno ancora indagando per cercare di stabilire i contorni della vicenda e chi altro ne facesse parte.
Le immagini registrate dagli investigatori lasciano senza parole sia per il rischio incidenti stradali che creavano, ma anche per il maltrattamento di quegli animali costretti a correre sull’asfalto. In pieno giorno, mentre nello stabilimento Fiat si producevano auto, con il traffico di operai che si avvicendavano alle linee di montaggio, i due cavalli spinti dai fantini, venivano lanciati a velocità sostenute sulla strada affiancate da auto i cui occupanti riprendevano le corse forse trasmettendo quelle immagini chissà dove. I carabinieri, quindi hanno bloccato la corsa di sabato e fermando alcuni degli spettatori. Dovranno stabilire se quella di sabato era una circostanza unica o se, invece, è un fenomeno consolidato.
Ermanno Amedei