Cassino – In merito alle polemiche contenute nella pubblica denuncia di Salvatore Avella ed Edoardo Grossi pubblicata questa mattina in merito all’utilizzo di un escavatore cingolato utilizzato per effettuare lavori nell’area archeologica di Cassino replica Enzo Evangelista tecnico scientifico della sovrintendenza Archeologica. “Incaricato dal direttore del Museo Silvano Tanzilli  e dal responsabile dei beni Archeologici del Lazio Alessandro Betori ho seguito i lavori della deforestazione e recupero dell’area in questione da arbusti e vegetazione spontanea che si sono svolti venerdì scorso. Il tutto – continua il tecnico – si è svolto nel massimo del rispetto dello stato dei luoghi, senza arrecare alcun danno, alle strutture sottostanti di interesse archeologico. Tutto il movimento ravvisato di materiale è da ricondursi solo allo sgombro di materiale appartenente alla villa Petrarcone, di epoca medievale, danneggiati dagli eventi bellici. I materiali asportati, in effetti, erano solo radici di alberi e malta disgregata riconducibile a quella struttura danneggiata da quei fatti. Nessun danno è stato arrecato alle opere archeologiche sicuramente esistenti ai livelli inferioriâ€. Lo stesso tecnico conclude: “Invito chiunque voglia improvvisarsi archeologo di contestare le cose sul posto, alle persone preposte, senza improvvisarsi esperti e rubando foto dai cancelli a lavori ultimatiâ€.
Er. Amedei