In taxi a svaligiare tabaccherie, sgominata a Roma la banda dei Gratta e Vinci
7 Marzo 2016
Roma – Sgominata a Trastevere la banda dei gratta e vinci. L’indagine denominata Taxi Drive, svolta dai carabinieri della stazione di Roma Monteverde Nuovo, coordinati dal sostituto procuratore Paolo Auriemma (nella foto in basso) che fino a qualche mese fa ha diretto la procura di Cassino, hanno arrestato cinque persone dei quali un egiziano, 3 albanesi e un kossovaro accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di furti ai danni di alcune tabaccherie della Capitale.
I Carabinieri hanno accertato che tra i mesi di novembre e dicembre dello scorso anno, i ladri erano riusciti a mettere a segno almeno 7 colpi, tutti nelle zone di Monteverde e Monte Mario.
Il loro modus operandi era ormai collaudato: arrivati nei pressi dell’obiettivo, talvolta anche a bordo di Taxi, da questo il nome dato all’operazione, e col favore delle tenebre, dopo aver tagliato la serranda e forzato la porta d’ingresso degli esercizi, rubavano ingenti quantitativi di tabacchi, valori bollati, ricariche telefoniche, Gratta e Vinci e denaro contenuto nei registratori di cassa.
L’ammontare dei proventi dei furti finora accertati dai Carabinieri ammonta a oltre 200 mila euro.
Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione Roma Monteverde Nuovo, basate sulle analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza delle tabaccherie, dei tabulati telefonici e su riconoscimenti fotografici, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei cinque malviventi.
Concordando con i risultati ottenuti dall’attività investigativa dei Carabinieri, il Gip del Tribunale di Roma – su richiesta della locale Procura della Repubblica – ha emesso la misura cautelare che ha portato i 5 responsabili dietro le sbarre del carcere di Regina Coeli.
Nel corso dell’attività i Carabinieri hanno individuato le tabaccherie dove i cinque arrestati avevano posto all’incasso i Gratta e Vinci vincenti.
Sequestrate anche alcune Sim Card e i telefoni cellulari utilizzati dai componenti della banda per organizzare i colpi.
Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti al fine di verificare le eventuali responsabilità dei 5 malviventi in ordine ad analoghi furti compiuti in altre zone della Capitale.