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La morte e la scomparsa di Sardelli coperta da mistero, indagano i carabinieri

Pontecorvo – Un arco temporale di dieci giorni coprono di mistero la morte di Fernando Sardelli, il 60enne scomparso il 3 marzo da Pontecorvo e ritrovato esanime il 17 dello stesso mese in una zona impervia alla Badia di Esperia. Lo si ricorderà perchè le sue ricerche hanno  coinvolto decine di soccorritori tra vigili del fuoco, carabinieri, forestali e volontari di protezione civile, arrivando anche a prosciugare il canale dell’Enel ipotizzando che potesse essere caduto in quelle acque.

Fernando, però, era altrove, ma dove? Oggi i carabinieri non sono più convinti che fosse nel luogo dove è stato poi ritrovato. L’esame autoptico sul corpo dell’uomo avrebbe fissato la data del decesso tra il 12 e 13 marzo, quindi quattro giorni prima del ritrovamento ma ben dieci giorni dopo la sua scomparsa. Una incongruenza che fa sorgere una domanda: che cosa ha fatto Fernando in quei dieci giorni? Possibile che abbia atteso la morte nel luogo in cui poi è stato ritrovato?

Ecco perchè i carabinieri della compagnia di Pontecorvo comandati dal maggiore Fabio Imbratta stanno indagando cercando risposte che possano fugare questi dubbi.

Ermanno Amedei

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