Non paga la droga e gli bruciano l’auto, quattro arresti a Piedimonte

Non paga la droga e gli bruciano l’auto, quattro arresti a Piedimonte

4 Marzo 2016 0 Di redazione

Piedimonte San GermanoNon paga una partita di droga e subisce la spedizione punitiva dei suoi fornitori uno dei quali arrivato direttamente da Scampia. La sera del 3 agosto dello scorso anno quando il commando arrivò a Piumarola per “incontrarlo”, poteva finire in tragedia ma il gruppo di “recupero crediti” si accontentò di bruciargli la macchina.
carabinieri-venafro
Tentata estorsione, danneggiamento seguito da incendio e spaccio di sostanze stupefacenti, questi i reati contestati a quattro persone arrestate questa mattina dai carabinieri della compagnia di Cassino. In manette sono finiti Giovanni Ionta, 32 anni di San Cosma e Damiano (Lt), Angelo Tancredi, 32 anni di Napoli, Marco Di Maggio, 32 anni e Aldo Cancanelli, 26 anni entrambi di Piedimonte San Germano. Le ricerche sono in corso per eseguire una quinta misura cautelare. Le indagini degli uomini comandati dal colonnello Giuseppe Tuccio e coordinati dal procuratore Luciano D’Emmanuele riguardano il perido compreso tra agosto e novembre 2015 e trae spunto dall’incendio di una Fiat Stilo di proprietà di Di Maggio. Accertate le cause dolose del rogo avvenuto nei pressi del laghetto di Piumarola si iniziò ad indagare.
controlli  Carabinieri
Era il 3 Agosto quando un gruppo di tre giovani setacciò Piumarola armati di spranghe, alla ricerca del 32enne pedemontano. Cercavano la sua abitazione e la trovarono dopo aver chiesto a più persone quale fosse. Non riuscirono però ad incontrarlo e, per questo, gli incendiarono la macchina. I carabinieri, intuendo che dietro vi fosse una questione legata alla droga, misero alle strette l’uomo fino a fargli raccontare le dinamiche nascoste di quella vicenda. Di Maggio, infatti, aveva contratto un debito per droga da un uomo del sud Pontino senza indicarne il nome. Le indagini dei carabinieri sono arrivate a stabilire che si trattava di Giovanni Ionta e che quella sera, secondo la ricostruzione degli investigatori, era accompagnato da Tancreti arrivato appositamente da Scampia. Il GIP ha disposto gli arresti domiciliari a carico dei tre ritenuti responsabili dei reati di tentata estorsione e danneggiamento seguito da incendio; ad uno dei tre, ritenuto il mandante ed esecutore della spedizione punitiva, veniva contestato anche il reato di spaccio di sostanze stupefacenti per aver rifornito Di Maggio di tale sostanza; allo stesso Di Maggio vittima dell’incendio e ad altro complice, entrambi residenti a Piedimonte, il reato di concorso nel reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso delle perquisizioni, presso l’abitazione di uno dei due residenti a Piedimonte, è stato rinvenuto un panetto di hashish di 70 grammi circa, un bilancino e materiale vario per il confezionamento; anche per tale ulteriore episodio, l’interessato è stato dichiarato in stato di arresto e, su disposizione dell’A.G., sottoposto ai domiciliari per la detenzione ai fini di spaccio della predetta sostanza.
Er. Amedei