Caasino – La proposta era stata avanzata nei giorni delle celebrazioni per il 70° anniversario della distruzione di Montecassino e Cassino, dall’associazione Progetto Democratico, guidata da Michele Giannì, di destinare l’area del Concentramento di Caira all’allestimento del Museo della Linea Gustav. Un proposta accolta dall’amministrazione comunale perché rappresentava un’opportunità importante sia sotto il profilo storico che turistico per la città .
“L’idea – ha spiegato il sindaco – sulla quale con Michele ci siamo confrontati più volte, era quella di utilizzare, non appena tornata nella disponibilità del Comune di Cassino, l’area del concentramento di Caira per realizzare un’opera internazionale da allestire in collaborazione con le ambasciate dei Paesi che hanno combattuto sul nostro territorio, coinvolgendo anche le numerose associazioni che raccolgono e custodiscono reperti e documenti di quegli eventiâ€. Quella di valorizzare l’area del concentramento di Caira è un’idea che parte da lontano. Nel mese di dicembre 2013, con l’introduzione di termini e procedure più snelle per i trasferimenti agli Enti territoriali di immobili appartenenti al patrimonio disponibile dello Stato, è stato ufficialmente richiesto al demanio l’area del Comprensorio di Caira (ex campo di concentramento). “Un percorso già avviato, quindi, che grazie a questa idea – ha proseguito il sindaco Petrarcone – può trovare un importante finalizzazione. La storia di Cassino è indissolubilmente legata a quella della seconda guerra mondiale. In Italia e all’estero, il nome della nostra città viene collegato a quei tragici eventi bellici. In questi anni diverse sono state le iniziative che abbiamo realizzato in ambito turistico per creare un vero e proprio percorso della memoria. Penso alla riapertura dopo oltre 70 anni del Percorso della Battaglia e della Rocca Janula che insieme alla nostra abbazia ed ai tre cimiteri monumentali di guerra (polacco, tedesco e anglosassone) fanno parte di un percorso storico della nostra città ben definito. A questo si aggiunge anche il museo Historiale che racconta la storia attraverso le immagini. Manca in effetti un museo reale in grado di ospitare reperti bellici e un dettagliato archivio storico. Un’opera che completi quel percorso della memoria necessario a trasmettere la storia e i valori della pace alle future generazioni. Proprio per questo abbiamo accolto positivamente la proposta dell’amico Michele Giannì e di Progetto Democratico al termine del 70° anniversario. Pertanto, credendo con convinzione nelle sue potenzialità , il progetto sarà inserito nel programma elettorale della mia coalizione. Con l’obiettivo di lasciare alle future generazioni la memoria della nostra storia ed inserire, perché no, questo nuovo itinerario nei percorsi turistici di Cassino in occasione del 75° anniversario della distruzione.†È stato il presidente di Progetto Democratico, Michele Giannì, a spiegare i dettagli della proposta. “Il Concentramento di Caira – ha spiegato Giannì – con le sue palazzine in mattoni, somiglia nella struttura al campo di concentramento di Auschwitz I. Ciò favorirebbe la creazione di un percorso didattico per le scuole e per i visitatori garantito dalla presenza di reperti bellici, mezzi militari, divise, bandiere, plastici delle battaglie, miniature, foto e documenti. Ad ogni Paese che ha combattuto a Cassino, attraverso il coinvolgimento delle ambasciate, potrebbe essere affidata l’organizzazione di un padiglione. Un edificio potrebbe ospitare l’archivio e un altro potrebbe essere destinato a sala convegni. Basterebbe restaurare le palazzine, mantenendone l’architettura originaria, e bonificare l’area dalle erbacce. Cassino recupererebbe con costi ridotti una struttura storica. Il concentramento fu campo di prigionia della prima guerra mondiale ed ospitò tra gli altri il filosofo austriaco Wittgenstein, la cui presenza merita di essere ricordata all’interno del museo. La città si doterebbe così di un museo di caratura mondiale come quelli che ricordano gli sbarchi ad Anzio o in Normandia, come Auschwitz o come il parco-museo di Piana delle Orme. L’opera diventerebbe elemento trainante in un percorso della memoria che coinvolgerebbe l’Historiale e i cimiteri monumentali di guerra. Ringrazio il sindaco Petrarcone che ha accolto la nostra proposta ed intende inserirla nel suo programma elettorale per realizzare il museo della Linea Gustav.â€