Albaneta, la Questura vieta nuovamente la manifestazione per raggiungere il monumento
11 Maggio 2016Cassino – Niente da fare, la Questura risponde ancora una volta “picche†al progetto di Edoardo Grossi che consisteva nell’organizzare una passeggiata al carro armato, il monumento polacco, in località Albaneta a Montecassino. L’idea era quella di incontrarsi giovedì pomeriggio al parcheggio del cimitero polacco e percorrere i circa due chilometri per raggiungere il monumento posto a ricordo dei caduti del 4° Reggimento Corazzato Polacco per deporre una corona di fiori.
Era il 30 gennaio di quest’anno, quindi appena pochi mesi fa, che la prima iniziativa dell’ambientalista naufragò contro un cordone di forze dell’ordine che sbarrarono il passo ad uno sparuto gruppo di persone che intendevano accedere ai luoghi delle battaglie.
In quel periodo c’era ancora un cancello posto a sbarrare la strada che da accesso ad una proprietà che i monaci hanno dato in gestione ad un privato, ma anche ai monumenti cari ai polacchi e a chi è loro grato per il sacrificio.
Monumenti indicati con segnaletica pagata dalla Regione Lazio in un’area che in parte rientra nel parco naturale di Montecassino. Quel cancello è stato rimosso dal comune perché abusivo e perché insisteva su una proprietà comunale. A distanza di due mesi, quando la vicenda sembrava essersi ormai risolta, la questura vieta nuovamente di raggiungere il monumento. La manifestazione si dovrà svolgere in forma statica nel parcheggio del cimitero polacco. Insomma, qualcuno vuole far chiarezza? Qualcuno vuol spiegare se quello è un monumento ai caduti, e quindi di libera fruizione quantomeno per deporci un fiore, o se ci si deve rassegnare, e lo facciano anche i polacchi, al fatto che sia di un privato?  Del resto, tra i polacchi, c’è chi ha già dovuto pagare un biglietto per poterlo visitare.
Ermanno Amedei