Frosinone – Mano tese tra Acea e amministrazione provinciale di Frosinone per dirimere la decennale controversia sul mancato adeguamento delle tariffe che ha visto il consiglio di Stato sentenziare, alcuni giorni fa, il riconoscimento ad Acea di un conguaglio da 75 milioni di euro.
Il primo a tendere la mano sul blog www.alessioporcu.it è stato il presidente della Provincia Antonio Pompeo che dice essere arrivato il momento per mettere da parte la demagogia che ha caratterizzato tutta la vicenda e adottare un maggior senso di responsabilità .
“L’Autorità d’Ambito in carica, insieme all’Assemblea dei Sindaci, – ha detto Pompeo – sin da subito ha deciso di voltare pagina e cambiare l’approccio al tema del servizio idrico, avviando un percorso finalizzato a riportare il rapporto tra Gestore e territorio sui binari del confronto serio e del rispetto delle regole che sono scritte nella Convenzione di Gestione e in quella di Cooperazione. Sono state approvate le tariffe e, soprattutto, dopo 11 anni è stato approvato il Piano degli Investimenti. Come ho più volte affermato, ai Sindaci non interessa portare avanti una battaglia contro Acea per partito preso, a noi interessa che ci sia un servizio idrico funzionale e a costi adeguati. Purtroppo al momento questo non accade. Ai Sindaci preme che l’acqua arrivi nei rubinetti di ogni famiglia tutti i giorni, 24 ore al giorno. Non è più tempo di contrapposizioni e di aule giudiziarie che non fanno bene a nessuno. E’ tempo di responsabilità da parte di tutti, sedendoci attorno allo stesso tavolo, da pari a pari e nel rispetto e legittimazione reciprocaâ€.
Sullo stesso blog gli ha risposto Paolo Saccani, amministratore delegato di Acea Ato 5.
“Il passaggio del Presidente sul senso di responsabilità , fulcro cruciale del suo intervento, è esattamente quello che mi sento di condividere – ha detto il manager – Mi ha fatto piacere leggere che “ai Sindaci non interessa portare avanti una battaglia contro Acea per partito presoâ€. Quindi, se il Presidente Pompeo, la Consulta dei Sindaci e la Conferenza, credono che non sia “più il tempo di contrapposizioni e di aule giudiziarieâ€, non posso che essere d’accordo con loro. L’invito del Presidente è a “sederci attorno a un tavolo da pari a pari e nel rispetto e legittimazione reciprocaâ€? La risposta di Acea Ato 5 non può che essere positiva: eccoci, siamo immediatamente disponibili al confrontoâ€.