Insegna alle donne come diventare delle leonesse e ad evitare guai
18 Maggio 2016Andrea Citarelli, 41 anni di Alatri – “E’ opinione consolidata che la donna, per evitare la peggio in uno scontro fisico con un uomo, può solo sperare di evitarlo e prepararsi ad avere la peggio qualora divenisse inevitabile. Non è cosìâ€, dice Andrea Citarelli, originario di Torino ma alatrense a tutti gli effetti. Lui insegna alle donne come difendersi.
Arrivano spaventate come gattine e vanno via come leonesse. E’ un po’ questo il lavoro di Andrea Citarelli, 41 anni di Alatri, che nella sua palestra fa lavorare le donne non solo dal punto di vista muscolare e dell’autodifesa, ma le forgia nell’autostima e nella consapevolezza del loro diritto ad essere rispettare. del loro diritto ad essere rispettare. “Ci sono programmi che permetto alle donne di apprendere quali sono i giusti comportamenti per evitare guai, e che insegnano loro anche cosa fare per tirarsene via durante uno scontro fisicoâ€. Il maestro di arti marziali, però, una cosa la intende subito chiarire. “Non esiste il confronto fisico paritario tra uomo e donna. Il maschio ha una attitudine alla lotto e una forza che una donna non può eguagliare men che mai se non preparata a gestire il momento dell’aggressione che è caratterizzato da una forte condizione di stressâ€.
Forte di un’esperienza ventennale nell’insegnamento delle arti marziali, ha una scuola a Frosinone, Programmi di Sicurezza Personale – Scudo (www.pspscudo.it). “Dal 2006 sto seguendo un programma nato nel 1998 a Milano ideato dal Maestro Bonomelli, programma che si chiama ‘Difesa Donna’. Fa riferimento a programmi americani nati nel anni settanta, e rimodula il concetto di insegnare l’autodifesa alle donne rispetto ai metodi tradizionali. Un concetto nuovo che alla tecnica, doveva essere preferita la strategia e la preparazione ad affrontare anche lo stress emotivo di un’aggressione che avvenga sia tra le mura domestiche che per strada per arrivare anche a scoprire risorse fisiche e mentali per uscire indenni da uno scontro fisico. E’ a questo concetto che si rifà il nostro programma di insegnamento ed è questo che insegniamo alle nostre allieveâ€.
Ermanno Amedei
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