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Quanto è brutta ‘sta campagna elettorale!

Cassino – Quanto è brutta ‘sta campagna elettorale di Cassino. È brutta nei rapporti fra candidati, visti come nemici e non come avversari politici. Nemici da abbattere a suon di attacchi personali più che su contenuti politico-amministrativi. Nemici da far fuori a suon di sprechi, di soldi buttati in volantini e opuscoli carichi di promesse che nessuno di loro manterrà e i cittadini leggeranno mai, di faccioni sorridenti nei manifesti.

Sì, quei manifesti che si preferisce staccare, invece di coprirli come in passato. Sarà per colpa delle tante spending review e delle crisi economiche? Forse sì. Com’era diverso una volta quando si aggiungevano pezzi di vetro di lampade al neon alla colla ed ai manifesti da attaccare con l’intento di scoraggiare e “castigare” gli avversari che te li coprivano. Com’era diverso allora, negli anni ’70–’80 quando si facevano nottate a combattere la “guerra dei manifesti” con secchi di colla che il sonno o qualche scossone dell’auto ti si riversavano addosso fra mille imprecazioni del malcapitato di turno. Subito di corsa a casa a cambiarsi, continuando ad imprecare, per poter riprender la “ronda”, con l’auto piena di rotoli di quei manifesti da attaccare fino alle prime luci del giorno, pronti a qualche scazzottata fra avversari.

Certo era differente allora, non certo più edificante rispetto ad oggi, sia chiaro, ma la contrapposizione ideologica e politica di quegli anni, oggi molto affievolita, anzi quasi scomparsa, prevaleva su tutto e la caratterizzava in modo dominante. È entrata ufficialmente solo ora nel vivo ‘sta campagna elettorale 2016, questo concitato periodo che dovrebbe essere un momento di verifica attraverso cui osservare la stoffa morale e la credibilità dei candidati, ma che si combatte strappando i manifesti, inzozzando ancor di più la Città. Oggi, costa troppo stampare sempre nuovi “lenzuoli elettorali” quindi, meglio strappare quelli degli altri e risparmiare i propri. Cosa non si fa in tempi di crisi per ridurre le spese… anche in campagna elettorale!
F. Pensabene

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