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Un documentario su Emilio D’Alessandro si aggiudica il David di Donatello 2016

CassinoEmilio D’Alessandro ha conosciuto Kubrick a Londra nel 1971. Un incontro fortuito dal quale è nata una collaborazione, Kubrick lo volle come autista personale, sfociata in un profondo legame di amicizia coronato nel 1999 da una serie di omaggi che il cineasta gli fece nel suo ultimo film, ‘Eyes Wide Shut’. Basti pensare che lo ha fatto recitare in un cameo, ha dato il suo nome al bar in cui si reca Tom Cruise e ‘assunse’ la moglie e la figlia Marisa come comparse. Un’amicizia lunga trent’anni di vita che ha unito due persone, apparentemente diversissime tra loro. “Mi complimento con Alex Infascelli – ha dichiarato il sindaco Petrarcone – che con ‘S Is for Stanely’ si è aggiudicato il David di Donatello 2016 come migliore documentario. Una gioia enorme anche per Cassino dal momento che si tratta di un documentario che racconta la storia di Emilio D’Alessandro, autista personale di Stanley Kubrick e nostro concittadino residente a Sant’Angelo.” A dichiararlo è stato il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, nel giorno in cui ‘S Is for Stanley’ verrà proiettatoa Roma all’interno del cinema Eden. Abbiamo avuto l’onore di ospitare Emilio D’Alessandro nel 2012 in occasione della seconda edizione Cassino che Legge per la presentazione del suo libro, scritto insieme a Filippo Ulivieri, ‘Stanley Kubrick e me’. In quella circostanza abbiamo avuto modo di sentire direttamente dalla sua voce rivelazioni e cronache inedite di un assistente privato di un genio. Sapere che il documentario che si è aggiudicato il David di Donatello 2016 è incentrato sulla figura di Emilio D’Alessandro ci riempie di orgoglio e contribuisce a portare in alto il nome di Cassino nel mondo.”

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