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Una sanità tutta nuova al servizio dei cittadini. Le idee di Gianni Violo, indicato come assessore da Tullio Di Zazzo

Dall’Ufficio Stampa del candidato sindaco Tullio Di Zazzo riceviamo e pubblichiamo.

E’ stato presentato ufficialmente da Tullio Di Zazzo durante l’appuntamento di sabato al Teatro Manzoni, come assessore scelto dal candidato sindaco per i delicati settori di Ambiente e Sanità.

Gianni Violo è un medico, specializzato in oncologia e clinica pediatrica e come il suo candidato sindaco si è già messo all’opera. Da profondo conoscitore della sanità, visto che ha lavorato in quasi tutti i settori nell’arco della sua vita professionale.

Le sue proposte per la sanità, quindi, sono idee che arrivano dall’esperienza sul campo, dal verificare giorno per giorno le insofferenze dei pazienti, le lungaggini, la burocrazia che va nella direzione opposta, invece di andare incontro ai cittadini.

“Intanto – esordisce Violo – bisogna stabilire rapporti continuativi con la Direzione Sanitaria del Santa Scolastica, con la Direzione del Distretto “D” e con la Direzione strategica della ASL di Frosinone per segnalare in tempo reale le contingenze e le emergenze in termini di risorse umane e tecnologiche e suggerire eventuali soluzioni. Trovare, in sintonia con la ASL, allocazioni più consone e fruibili per l’utenza territoriale, che consentano parcheggi adiacenti o nei pressi delle strutture sanitarie, evitando perdite di tempo in inutili giri, alla ricerca di un posto macchina e lunghi tragitti a piedi soprattutto per quei pazienti che non sono in buone condizioni di salute. E’ necessario intrecciare una rete di rapporti con i vari livelli istituzionali della politica, ivi compresi il Consiglio Regionale ed il Ministero della Salute, per restituire al nostro territorio il principio di equità, peraltro sancito dall’Art. 32 della Costituzione, per garantire anche ai nostri cittadini livelli di assistenza e di accessibilità alle cure pari a quelli delle altre grandi città della nostra Regione”.

Ha idee chiare su come si può migliorare la sanità pubblica il dottor Gianni Violo, per evitare che i cittadini debbano saltare da una struttura all’altra per prenotazioni, pagamenti, visite, controlli ed accertamenti diagnostici.

Propone appunto di individuare strutture che abbiano parcheggi disponibili in zona, in cui concentrare più servizi per evitare perdite di tempo e dispersione anche di denaro pubblico.

Poi scende ancora più nel dettaglio parlando dell’organizzazione interna della Asl.

“E’ noto che l’aziendalizzazione, varata nel nostro Paese nel 1994, ha introdotto caratteri “aziendali” di impronta privatistica in un contesto strutturale pubblico di un servizio. L’introduzione dell’attuale sistema, con Direttori Generali di nomina regionale e un’influenza delle Istituzioni locali praticamente nulla nel dirigere la politica sanitaria, ha acuito drammaticamente le problematiche sanitarie allungando la distanza fra centri decisionali (generalmente capoluoghi di Provincia e sedi del Governo regionale) e periferie. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, visto che alla Conferenza dei Sindaci è affidato il semplice parere consultivo, come dare un parere per l’approvazione dell’Atto aziendale o dell’operato del Direttore regionale, ma insufficiente a garantire l’efficacia delle cure fornite dai rimanenti Ospedali, né l’efficienza delle strutture ospedaliere medesime. Quindi bisogna riportare l’istituzione-Comune al centro delle decisioni in materia di politica sanitaria e di gestione delle risorse ospedaliere, evitando le storture presenti nell’impostazione primitiva della L. 833/78. Vanno pertanto affidati al Sindaco e all’Amministrazione comunale poteri effettivi di controllo e indirizzo in materia sanitaria, che non sia il mero e vago titolo di “Massima Autorità sanitaria locale”.

Siccome è impensabile che la politica sia in grado di varare una riforma a favore dell’utenza, è necessario che sia il popolo a farsi carico del proprio destino sanitario”.

Ed è per questo motivo che Violo ha sottoposto a Tullio Di Zazzo la proposta di legge che il candidato sindaco ha firmato per primo sabato al Manzoni.

“In quest’ottica, il Comune di Cassino, sede di uno dei tre ospedali della Provincia, deve riprendere il ruolo di Capofila del Territorio, promuovendo ai sensi dell’art. 71 della Costituzione, una proposta di Legge di iniziativa popolare per la modifica sostanziale della normativa in vigore. Il punto nodale del Referendum è la restituzione della compartecipazione dell’Amministrazione comunale alla gestione diretta e all’indirizzo della politica sanitaria del Territorio, rigettando l’impostazione autocratica attuale che vede “un solo uomo al comando”, che peraltro risponde esclusivamente al Governo regionale. Solo consentendo per legge una vera autorità ai Sindaci dei Comuni, che siano sede ospedaliera, – conclude Violo – potrà tentarsi un effettivo cambio di rotta, conferendo agli Amministratori locali sia il potere concreto dell’azione, che quello rappresentativo di raccordo fra Cittadini/Popolo e Istituzioni centrali”.

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