Una nuova sede per la Riabilitazione Territoriale a Frosinone
3 Giugno 2016Frosinone – Nuovi locali per la riabilitazione territoriale saranno inaugurati lunedì prossimo 6 giugno, alle ore 11, presso la palazzina “ I †di via Armando Fabi a Frosinone. Alla cerimonia sono stati invitati il Prefetto, il Sindaco di Frosinone e il personale della ASL.
La ristrutturazione – cui seguirà un analogo intervento nell’altra ala, la “ H †– fa parte del programma di riqualificazione delle palazzine del Complesso Polifunzionale di Via Fabi voluto dalla Regione Lazio e dalla ASL per mettere a disposizione degli utenti servizi ed ambienti sempre più accoglienti, sicuri, moderni.
La Direzione dell’UOC Patrimonio Tecnico Immobiliare guidata dall’Ing. Mauro Palmieri, ha messo in opera così un intervento che offre ai cittadini un immobile con i requisiti strutturali e tecnologici previsti dalle nuove normative e con nuovi ambulatori, studi medici, locali box per trattamenti fisioterapici, locali per due palestre, locali per attività individuali, servizi igienici con docce per utenti e personale, servizi per disabili, spogliatoi, spazi/attesa, segreteria-accoglienza, etc.
Il tutto per oltre 650 mq di superficie utile.
L’opera permetterà una riorganizzazione delle attività sanitarie di Riabilitazione erogate dalla equipe diretta dal Dott. Roberto Bove che si compone di altri 2 medici, 10 fisioterapisti, terapista coordinatore, logopedista, assistente sociale, operatori socio sanitari e ausiliari.
Potranno così essere migliorati in misura sostanziale non solo l’accoglienza ma soprattutto i percorsi terapeutici-riabilitativi per attività quali:  – Riabilitazione neuro-motoria (esiti di ictus, sclerosi multipla, SLA, Parkinson, etc.); – Riabilitazione oncologica; – Riabilitazione ortopedica; – Riabilitazione logopedia e della disfagie su base neurologica; – Ginnastiche posturali individuali e di gruppo, etc..
“L’opera si inserisce nel progetto di potenziamento della rete di assistenza territoriale – spiega il Commissario Straordinario Lugi Macchitella – e tiene conto dell’incremento statistico di fattori demografici quali l’invecchiamento della popolazione, l’aumento di patologie croniche a rilevante impatto sociale, disabilità motorie-sensitive, che costituiscono una problematica rilevante per i risvolti assistenziali e che investono sia gli ospedali che il territorio. La riabilitazione territoriale – aggiunge ancora Macchitella – rappresenta oggi l’insieme delle attività che devono portare al massimo del potenziale la capacità residua del soggetto (con disabilità ) di interagire con il proprio ambiente sociale, familiare, lavorativo. La nuova struttura – conclude il Commissario Straordinario della ASL – per la sua centralità strategica può essere anche uno snodo funzionale e accogliente che facilita la necessaria interazione tra strutture ospedaliere e territoriali”.