Si è conclusa martedì sera la prima fase del department cup, il primo torneo tra facoltà universitarie e non solo, organizzato dal Cus Cassino del professor Carmine Calce per celebrare i trent’anni di attività sul territorio del Centro Universitario Sportivo. Sono 14 le squadre partecipanti. In questa prima fase stanno andando molto bene le squadre “Campus Folcara†e “Erasmusâ€: la prima ha battuto 16 a 1 i rappresentanti del Dipsuss, la seconda 14 a 1 la Laziodisu. Bene anche Lettere che ha sconfitto 7 a 2 i Guardiani della Strada mentre il dipartimento di Ingegneria ha vinto di misura, 4 a 3 con le vecchie glorie, ovvero gli ex rappresentanti dell’ateneo. Primavera Studentesca ha vinto a tavolino contro il Dipsuss. Sono ora in programma le partite di ritorno, gli ottavi, i quarti, la semifinale e poi la finalissima. Dopo l’avvio dei festeggiamenti ad Exodus, proseguono dunque le iniziative per celebrare i trent’anni del Cus Cassino. Il torneo è infatti denominato “Department Cup†e ognuno dei cinque dipartimenti – Lettere, Scienze Umane, Ingegneria Elettrica, Ingegneria Civile, Economia e Giurisprudenza – schiera in campo la propria squadra. Ma all’iniziativa – patrocinata oltre che dal Cus, anche dall’Università di Cassino, da Laziodisu e dal Cusi e realizzata in collaborazione con il rappresentante degli studenti Riccardo Mancinelli – stanno partecipando anche molti docenti e dipendenti. Ci sono inoltre anche realtà esterne all’ateneo tra cui la comunità Exodus , la polizia, i guardiani della strada e alcune formazioni composte da ex rappresentanti degli studenti. Il trofeo del vincitore è offerto dalla Banca Popolare del Cassinate, main sponsor dell’iniziativa; una coppa e un abbonamento gratis in palestra per l’anno 2016/2017 ai secondi classificati; coppa e borsone per chi conquisterà il terzo gradino del podio. Entusiasta dell’iniziativa si dice il presidente del Cus Cassino Carmine Calce, che argomenta: “Da qualche anno l’attività del Cus non è incentrata più sullo sport inteso solamente come gare agonistiche, ma anche come strumento di socializzazione e di aiuto verso i ragazzi più svantaggiati che hanno meno occasioni di praticare le attività sportive. In questo senso vanno le iniziative degli ultimi anni con l’anteprima della maratona di primavera all’interno del carcere San Domenico che ha coinvolto centinaia di detenuti. E in questo senso va anche la rinnovata sinergia con la comunità Exodus di don Antonio Mazzi e con il responsabile della struttura Luigi Maccaroâ€.