Velletri – La penuria dei servizi di trasporto pubblico, in grado di accompagnare i tanti pendolari romani dagli snodi ferroviari dei Castelli Romani sino ai rispettivi luoghi di lavoro, aveva fornito l’alibi perfetto ad una vera e propria organizzazione di taxi abusivi, scoperta e smantellata dai Finanzieri del Comando Provinciale Roma.
L’operazione, condotta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Velletri, è stata eseguita cinturando, con una serie di posti di controllo, l’area interessata dal fenomeno, circoscritta alle arterie stradali che collegano le stazioni ai centri urbani.
Tra i numerosi vettori controllati, 10 sono stati sorpresi a svolgere, senza alcuna autorizzazione amministrativa, l’attività di trasporto collettivo, servendosi di mezzi che variavano dalle piccole utilitarie fino a grandi monovolume, tutti, però, omologati per il solo trasporto privato.
Per stabilire l’esatta natura del servizio reso dai conducenti controllati, i militari hanno acquisito in atti le dichiarazioni degli oltre 50 passeggeri trovati all’interno delle auto, molti dei quali insegnanti ed operatori del comparto scuola, giustificatisi con la necessità di raggiungere nel modo più celere possibile le rispettive sedi di servizio, nonostante ciò comportasse il pagamento di tariffe non proprio popolari – e, peraltro, differenti in base alla periodicità del servizio – ai vari tassisti abusivi.
Come previsto dal Codice della Strada, i militari hanno sequestrato in via amministrativa, ai fini della successiva confisca, 10 autovetture, ritirato la patente di guida dei rispettivi autisti e contestato violazioni per un importo che può arrivare fino a 80.000 euro. Sono tuttora in corso approfondimenti finalizzati alla ricostruzione del volume di affari dei tassisti verbalizzati, al fine di procedere alla tassazione dei proventi conseguiti grazie all’attività abusiva scoperta. L’attività si inquadra nell’ambito del più ampio contesto del piano di azione “Jubilaeumâ€, predisposto e coordinato dal Comando Provinciale di Roma per contrastare le varie forme di abusivismo che affliggono i turisti ed i pellegrini in visita nella Capitale e nella sua provincia.