Frosinone – Ben 15 migranti al giorno, questa sarebbe la quota di stranieri da accogliere che spetta alla provincia di Frosinone in proporzione al numero di abitanti.
In pochi mesi, dei circa 900 cittadini stranieri richiedenti asilo politico presenti nella provincia ciociara si è arrivati a contarne oltre 1300. Gente che arriva nei comuni senza essere segnalati ne alla polizia, né ai carabinieri, tantomeno ai sindaci.
Fantasmi che vanno ad incrementare la popolazione di territori senza informare della loro presenza chi gestisce l’ordine pubblico. Improvvisamente appartamenti si popolano di persone di etnie e abitudini diverse, spaventando la gente e le stesse istituzioni territoriali perché non opportunamente preparate.
Locali un tempo adibiti ad altro diventano abitazioni improvvisate gestite da cooperative che hanno sede in altre regioni e che fanno affari semplicemente affittando alloggi, a volte, da ignari locatari. Un sistema che fa acqua e crea una emergenza con la quale si giustificano spese assurde a vantaggio non dei territori che ospitano questi disperati e che talvolta ne devono subire le frustrazioni, ma di imprenditori di questo enorme affare. Troppo semplice e giusto per questo Paese, sarebbe stato coinvolgere i Comuni nell’individuare strutture idonee, versando nelle casse comunali come ristori, quei soldi che oggi percepiscono gli imprenditori della disperazione.