Cassino – E’ disabile a causa di un incidente in un poligono di tiro militare nel 1991 quando era in forze al Genio Guastatore degli Alpini, oggi è campione nazionale paralimpico nelle discipline di lancio del peso, del disco e del giavellotto. Il Colonnello di Ruolo d’Onore Giuseppe Campoccio, 50 anni di Cassino è un simbolo di chi si batte contro le avversità della vita. L’incidente, di cui non può dare dettagli, gli stava per costare l’amputazione della gamba destra. Diversi interventi chirurgici hanno scongiurato quel pericolo ma lui riusciva a stare in piedi solo grazie a tre tutori e il bastone. Lo scorso anno, nonostante ciò, ha partecipato ai Campionati Italiani di Atletica Master categoria M45, competizione per normodotati, posizionandosi al 4° posto nel lancio del peso e 5° posto nel disco e giavellotto. Nell’Agosto 2015, a causa di un’infezione ossea, il militare ha riportato una cerebro lesione che ha compromesso la funzionalità del braccio e della gamba sinistra costringendolo alla sedia a rotelle. Un duro colpo di fronte al quale non si è arreso ed è entrato a far parte del Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa in qualità di Atleta paralimpico nelle discipline del peso, disco, giavellotto categoria F34 cerebro lesione moderata.
A primavera una pioggia di medaglie e record battuti in varie manifestazioni anche internazionali. Tre medaglie d’Oro e 3 record Italiani battuti nel Peso, Giavellotto e Disco lo scorso marzo i campionati italiani indoor ad Ancona; secondo posto e nuovo record italiano nel lancio del peso e secondo posto nel lancio del disco ad aprile nel Grand Prix internazionale di Grosseto; altri tre nuovi record nazionali nelle tre discipline a maggio a Rieti, così come, medaglie e record, ai campionati nazionali assoluti paralimpici che si sono svolti a luglio sempre a Rieti. Risultati sportivi che gli sono valsi anche riconoscimenti come la consegna del prestigioso Trofeo “Renato Misturini†quale miglior Atleta ai campionati italiani assoluti paralimpici. “Il premio più importante è di aver preso coscienza di essere da esempio. Allenarmi in una caserma poi, quella dell’80esimo Reggimento Roma di Cassino, mi fa sentire di avere addosso gli occhi di tanti giovani. Questa e una grande responsabilità che mi gratifica. So di essere da esempio, dimostro a quei giovani che nessun ostacolo è abbastanza alto da non essere superato se vi è forza di volontà “.
(Nella foto -Â Giuseppe con la moglie Cristiana e Luca Pancalli presidente del Comitato Paralimpico Italiano)