“Carissimi Dirigenti, Docenti, Operatori Scolastici, Alunni”.
A loro è indirizzata la lettera di auguri del Prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli in occasione dell’inizio dell’anno scolastico 2016/2017.
“Il ruolo della Scuola, secondo la missione affidatale, è stato, ed è, innanzitutto, quello di essere un vero e proprio laboratorio di cultura, di confronto, di riflessione e promozione di idee, di atteggiamenti mentali e di stili professionali. Luogo di insegnamento per saper essere prima e saper fare poi. Officina di trasmissione di valori oltre che efficace sito pedagogico di una cultura polivalente e generalista.
L’ apertura del nuovo anno scolastico rappresenta un momento particolare per riservare un’ attenta riflessione sulle
finalità che la scuola italiana è chiamata a perseguire, come centro di cultura, studio, ricerca e sviluppo della personalità di ogni alunno, di educazione alla tolleranza e alla solidarietà , valori, quest’ultimi, degni della massima considerazione, così come del resto previsto dalla nostra costituzione.
L’invito che intendo rivolgere agli studenti è di diventare uomini e donne consapevoli, al tempo stesso , uomini e donne di azione e di pensiero, inseriti in un Paese che ha una cultura più che millenaria, con un glorioso passato, un presente difficile e un futuro necessariamente, alla vostra età , ricco di speranze.
L’augurio più grande che si possa fare agli studenti è di lottare, impegnarsi, studiare per raggiungere i propri sogni, i
propri desideri.
A voi insegnanti, famiglie, istituzioni il compito di non deludere i giovani e di inculcare nei loro cuori la speranza non
solo con le parole ma con esempi di vita virtuosi, per far si che i sogni e la generosità delle giovani leve possano non solo essere coltivati ma anche custoditi ed incoraggiati.
I mutamenti sociali in atto non sono di poco conto e giungono ad indicare un radicamento dell’immigrazione nel nostro Paese: insieme alla necessità di politiche a lungo termine e non soltanto di emergenza, essi evidenziano soprattutto il problema della convivenza con uomini, donne, giovani e bambini che vengono da lontano per rimanere in Italia e ci presentano una società multiculturale che si prepara alla globalità del mondo lavorativo.
L’eccellenza del nostro sistema educativo e formativo, quindi, oltre che dal prestigio maturato in secoli di storia che tutti ci invidiano, è data anche dalla capacità di guardare al futuro, incentivando la ricerca e l’innovazione. In un mondo altamente competitivo e globalizzato, fondato ormai su una società multietnica e sul pluralismo religioso, in un periodo di enormi cambiamenti, è necessario investire sulla conoscenza e sulla formazione delle nuove generazioni, fondamentale per la crescita non solo dell’individuo ma anche dell’ intera collettività . E’ forse, dunque, l’esigenza di far si che la scuola divenga uno strumento efficace ed un contesto accogliente anche per gli alunni provenienti da altri paesi, affinché nemmeno loro giungano a fuoriuscire prematuramente dal circuito dell’istruzione. Pari opportunità di accesso a scuola non significa solo garantire l’effettiva uguaglianza tra gli alunni ma soprattutto prendere atto della situazione di stabilità e superare la fase di emergenza che esige, al contrario, che si passi ad affrontare il problema del rendimento scolastico degli alunni stranieri nell’ottica di un ruolo attivo in classe.
Affrontare opportunamente le problematiche inerenti l’integrazione, piena e solidale, significa allora scegliere
quest’ultima via, cioè promuovere occasioni formative differenziate che incontrino gli alunni in difficoltà , tra cui quelli
che vengono da lontano.
Compito della scuola, ribadisco, è educare istruendo, e sono fermamente convinta che soltanto assolvendo a questo precetto, armonizzato dalla giusta dose di “humanitasâ€, si riuscirà a formare personalità forti, competenti e preparate ad affrontare al meglio le sfide e le opportunità che la vita potrà offrire e riservare.
Confido nella determinazione degli studenti a voler imparare ed essere considerati i migliori e nella capacità dei docenti a suscitare interessi e trasmettere il senso del dovere e il piacere in sé dell’ apprendere e del conoscere.
I miei vogliono essere gli auguri di chi, salito a bordo ormai da qualche anno a rappresentare il Governo nel Territorio della Provincia di Frosinone, si sente già parte integrante dell’equipaggio, e, con amore, esultanza e rinnovato fervore, si accinge ad essere di nuovo un punto di riferimento nel mantenere la rotta già tracciata e ad essere sempre pronto a dare consigli ed indicazioni che possano adeguare la navigazione a nuove esigenze e prospettive, in grado di incrementare ed assolvere sempre più efficacemente il compito educativo di istruzione e formazione, auspicando di poter percorrere, tutti insieme, il giusto cammino per raggiungere mete sempre più coinvolgenti e ricche di soddisfazione.
Le Istituzioni di Governo hanno, infatti, il delicato e primario compito di cercare sempre e in ogni modo di mantenere e potenziare le risorse da destinare al diritto allo studio, al sostegno delle famiglie, alle attività educative in collaborazione sinergica e costante con le Istituzioni Scolastiche, una palestra di vita, non solo in termini educativi e formativi, ma anche umani e sociali.
Desidero, in conclusione, augurare agli allievi, alle famiglie, ai docenti ed al personale tutto, un anno scolastico sereno, da vivere con entusiasmo e passione, con la consapevolezza di costruire giorno per giorno una vita ricca di significato e di grandi
attese.
Buon Anno Scolastico a Tutti
Emilia Zarrilli