Frosinone – “Siamo ormai arrivati al limite – scrive in un comunicato stampa Angelo Di Paola, segretario provinciale del Silp Cgil di Frosinone che riceviamo e pubblichiamo –   tanto che per offrire sicurezza alla collettività bisogna chiedere ai lavoratori di polizia sempre più sacrifici, aggravando i carichi di lavoro sulle loro spalle. Con sempre meno uomini, con un’età in media di circa 48 anni e con risorse economiche da investire ridotte al minimo si chiedono sempre più sforzi come quelli richiesti in questi ultimi tempi. ma nonostante tutto i risultati arrivano grazie all’abnegazione e senso di responsabilità di tutti così come testimoniato da varie recenti operazioni. Tuttavia non si può chiedere troppo a oltranza come, ad esempio, ai poliziotti della Stradale, nel turno notturno, di raddoppiare il percorso da vigilare in un periodo come questo appena trascorso di impennata del traffico veicolare, oppure far confluire in autostrada, o addirittura fuori provincia (sul tratto romano), pattuglie che normalmente sono al servizio degli utenti su importanti strade interne alla provincia di Frosinone che vengono così inesorabilmente lasciate impresidiate. Ma purtroppo questi episodi evidenziati stanno diventando la norma e non l’eccezione. i colleghi della specialità sono sovraccaricati di lavoro e con solo il miraggio di essere gratificati (vedi progetto di riordino delle carriere allo stato attuale ancora irrealizzato). Ma non è tutto.
Sembra che ci sia l’intenzione di sopprimere il distaccamento di Sora e di accorpare quello di Cassino alla locale sottosezione. Se fosse vero significherebbe privare la collettività di personale altamente specializzato dal controllo di importanti vie ordinarie, e non solo, come la Casilina, la Cassino-Formia, la Sora-Frosinone e la Cassino-Sora (tutti tratti molto trafficati e con alto indice di incidentalità ). Un progetto quindi che non tutela l’interesse generale. Non si può  pensare di produrre sicurezza senza strumenti e adeguamenti per il benessere del personale, così come accade nei posti di polizia ferroviaria di Cassino e Frosinone che alle nostre richieste incessanti di interventi tesi all’ottimizzazione della sicurezza passiva, e nonostante l’impegno profuso dal responsabile della città martire, abbiamo registrato tante buone intenzioni dal compartimento, ma nulla in concreto. così come è assurdo che a Cassino i lavoratori di polizia, per l’assenza di un ricovero per l’auto di servizio, debbano utilizzare le proprie auto o andare a piedi nel tragitto che li separa (circa 1500 metri) dal luogo in cui parcheggiare in sicurezza il veicolo. Non più rosea la situazione del posto Polfer di Frosinone che vede “coabitare” una ventina di poliziotti in due sole stanze malgrado avessimo chiesto di sfruttare ambienti finora inutilizzati dalle Ferrovie dello Stato. In ultimo, ma non perchè ultima come importanza, registriamo il “limbo†in cui vivono i lavoratori di polizia della sezione della polizia postale e delle comunicazioni, che da anni sembrano dover assistere alla chiusura del reparto, ma che nel frattempo non ricevono le giuste attenzioni in fatto di dotazione di strumentazioni perchè sempre in procinto di chiudere i battenti. una situazione paradossale che offende la professionalità e la dignità dei lavoratori lì impiegati. Un quadro poco incoraggiante per la provincia di Frosinone, quindi chiediamo con forza, anche agli amministratori e politici che si sono espressi pubblicamente a favore di sicurezza e legalità , di intervenire per invertire questa tendenza votata al ribassoâ€.