Nella serata di ieri, in Ferentino, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Pontecorvo, in collaborazione con i militari della Compagnia di Anagni, nel contesto delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone e finalizzate al contrasto delle rapine perpetrate da un agguerrito gruppo criminale operante nel basso frusinate, ottemperando all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa il 12 settembre 2016 dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Frosinone, hanno arrestato un 41enne residente a Ferentino, disoccupato, già censito, ritenuto responsabile di“concorso finalizzato alla rapina aggravata, porto di illegale di arma clandestina completa di relativo munizionamento e ricettazioneâ€.
Nei mesi di gennaio e febbraio 2016 un gruppo criminale costituito da malviventi residenti nella provincia di Frosinone, disponendo di una pistola clandestina ed utilizzando anche un machete, avevano perpetrato le seguenti efferate rapine, originando un notevole allarme nella cittadinanza:
A 2016, ai danni del Bar tabacchi ricevitoria, di Monte San Giovanni Campano con un bottino Euro 1.000,00;
Il  9 febbraio 2016, ai danni del Bar Holiday, di Ceprano, bottino Euro 1.000,00; 11 febbraio 2016, ai danni della ricevitoria Tabacchi “Caldaroniâ€, di Arce, bottino Euro 2.000,00; 13 febbraio 2016, ai danni della ricevitoria Tabacchi “Raponiâ€, di Monte San Giovanni Campano, bottino Euro 1.300,00.
Nonostante la tempestiva individuazione dei possibili rapinatori da parte dei militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Pontecorvo e l’approntamento di adeguati dispositivi di prevenzione, grazie ai quali in data 13 febbraio 2016 era stato possibile anche scongiurare una rapina ai danni del supermercato “Conad†di Pico, nella serata del 15 febbraio 2016, alle ore 20,00 circa, il gruppo individuato, costituito da 4 malviventi, aveva spregiudicatamente perpetrato l’ennesima rapina in Casalvieri ai danni del supermercato “Eurospinâ€. Nella circostanza i rapinatori, tutti travisati, dopo aver minacciato gli esercenti e gli avventori con un machete e una pistola semiautomatica, con la quale avevano tentato di esplodere anche dei colpi, lasciando sul posto due proiettili fortuitamente inesplosi, erano riusciti ad impossessarsi dell’incasso corrispondente alla somma di euro 1.890, dandosi successivamente alla fuga. L’immediata attivazione del dispositivo di contenimento areale, alle ore 21.00 circa, consentiva di intercettare i fuggitivi in Roccasecca da parte dei Carabinieri della locale Stazione. Nella circostanza, grazie alla determinazione dei militari operanti, nonostante le concitate fasi che avevano caratterizzato l’intervento, vennero tratti in arresto in flagranza di reato un 26enne ed un 20enne di San Giovanni Incarico; un 28enne di Monte San Giovanni Campano; una 28enne di Piglio ed un 30enne egiziano residente a Ferentino, tutti ritenuti responsabili dei reati di “concorso finalizzato alla rapina aggravata, porto di illegale di arma clandestina completa di relativo munizionamento e ricettazioneâ€.
Nell’occasione i militari operanti rinvenivano e sequestravano: un’arma clandestina (realizzata previa modifica di una fedele riproduzione di una pistola marca beretta mod. 85) perfettamente funzionante, completa di caricatore contenente 4 munizioni cal. 7,65, occultata sotto il sedile anteriore destro del veicolo;la somma contante di euro 1.890, corrispondente a quanto asportato nel corso della rapina; un machete avente lama lunga cm 40, utilizzato per la rapina; 1 passamontagna; un’autovettura Fiat Punto rubata, utilizzata per le prime fasi della fuga e conseguentemente abbandonata alla periferia di Casalvieri. Gli oggettivi e contestuali riscontri acquisiti risultavano pienamente concordanti con le risultanze investigative già raccolte nei confronti degli arrestati, inconfutabilmente identificati quali autori anche delle precedenti rapine attribuitegli. Considerando le oggettivazioni riscontrate, il 24 febbraio 2016 il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Frosinone emetteva un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere nei confronti dei suddetti arrestati, poiché ritenuti responsabili anche delle precedenti rapine attribuitegli. Gli ulteriori approfondimenti investigativi, soprattutto in relazione alla rapina perpetrata a Monte San Giovanni Campano, il 13 febbraio 2016, ai danni della ricevitoria Tabacchi “Raponiâ€, ne consentivano l’analitica ricostruzione delle relative dinamiche delittuose, permettendo di accertare che il colpo era stato perfezionato da tre dei rapinatori già arrestati, segnatamente il 20enne di San Giovanni Incarico; la 28enne di Piglio ed il 30enne egiziano residente a Ferentino, i quali avevano agito con la complicità di un quarto rapinatore identificato nel 41enne residente a Ferentino. L’Autorità Giudiziaria procedente, condividendo pienamente le ulteriori risultanze investigative, in data 12 settembre 2016 emetteva un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere a carico del 41enne. L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva associato alla Casa Circondariale di Frosinone.