Roma – Ultimo assalto alla sindaco di Roma Virginia Raggi per strapparle un SI al grande affare delle Olimpiadi. La sindaco M5S e la sua giunta sono sotto attacco mediatico, politico e imprenditoriale su ogni fronte per convincerla a cambiare linea sulla candidatura ai giochi olimpici.
Una vergognosa tenaglia che si stringe ancor più in queste ultime ore, prima del suo NO ufficiale, che passa anche per una estorsione come la minaccia, in caso dell’annunciato no, di fare ricorso alla Corte dei Conti per una spesa di 15 milioni dovuta alla candidatura di Roma ai giochi olimpici voluta dalla precedente amministrazione Marino.
Una vergognosa leva che si somma a tutte le altre finora adottate per estorcere un cambiamento di linea sull’argomento olimpiadi tanto caro a quei palazzinari, imprenditori corruttori, politici, funzionari pubblici e amministratori corrotti che hanno fatto la vergognosa storia della Capitale negli ultimi anni.
Far arrivare tanti soldi sul Roma significherebbe ridare respiro a quel cancro che la stava uccidendo. Si alle Olimpiadi non significa solamente arricchire disonesti, ma significa ridare loro anche quella forza politica, imprenditoriale e sociale che Mafia Capitale ha perfettamente illustrato. Lo sport, in tutto questo, non c’entra nulla. Ermanno Amedei