Una triste scoperta quella fatta da una pattuglia di Guardie zoofile. L’ispettore Gatto Gianluca e l’assistente Neroni Massimiliano della Polizia provinciale di Frosinone si sono recati nel pomeriggio della giornata di ieri nella campagna di Frosinone e più precisamente in un bosco in prossimità di via Vetiche.Lì gli agenti della Polizia provinciale intervenuti sul posto constatavano che in una zona del citato bosco rinvenivano numero sei vaschette contenenti carne macinata, per circa 5 kg di carne, verosimilmente avvelenata da sostanze altamente tossiche.
Immediatamente il personale della Polizia provincia, rimuoveva le vaschette in questione e successivamente si recava presso il servizio veterinario dell’Asl di Frosinone per la procedura di riscontro relativa alla natura del veleno trovato sulla carne macinata e che vedrà interessato l’istituto zooprofilattico di Roma. Purtroppo con l’inizio della stagione venatoria e della raccolta dei tartufi bracconieri e raccoglitori di contrabbando adottano questi sistemi barbari per disincentivare sia l’attività venatoria legale, che quella della raccolta dei tartufi. Infatti, queste realtà appartengono a un mondo criminale che cercando di avvelenare i cani dei cacciatori e dei raccoglitori di tartufi, vogliano disincentivare queste pratiche sportive.
Inoltre i bocconi avvelenati, di norma, creano la morte dei cani adibiti alla caccia e alla ricerca dei tartufi dopo indicibili sofferenze.
La cosa che maggiormente ha colpito è che il ritrovamento è stato effettuato in prossimità della città di Frosinone, cosa che in precedenza non era mai accaduto.
Evidentemente questo triste fenomeno sta assurgendo a proporzioni preoccupanti, considerato che sono state recuperate ben sei vaschette di carne macinata.
“Nel ringraziare la proficua collaborazione delle Guardie zoofile – ha commentato Massimo Belli, comandante della Polizia Provinciale – assicuriamo il nostro continuo impegno per prevenire e reprimere questa tipologia di crimini”.