Appuntamento culturale domani, sabato 29 ottobre, a Carpineto Romano. Alle ore 17.00 nel chiostro del Convento di San Pietro sarà presentato il libro “Caravaggio in fuga nelle terre degli Aldobrandini“. Si tratta di un interessante ed affascinante romanzo storico scritto da Maurizio Centi e Marco Passeri per Annales edizioni con un’appendice di Maria Vittoria Brugnoli. Nella nota stampa di seguito leggiamo alcune anticipazioni sul contenuto del volume.
” Maggio 1606, un fatto di sangue nei vicoli di Roma, non il solo e neppure l’ultimo, ma questa volta chi uccide è uno dei più famosi pittori dell’epoca, conteso da nobili, alti prelati ed ammirato dal papa: Michelangelo Merisi da Caravaggio. La sua fuga da Roma, il suo peregrinare nella campagna romana sotto la protezione dei Colonna e degli Aldobrandini è ancora oggetto di studio. Rimangono le sue opere, come il “San Francesco in meditazioneâ€, a testimoniare il suo passaggio.
“Caravaggio in fugaâ€- scrivono nel comunicato- oltre ad averci consentito di effettuare una ricostruzione storica avvincente e portata a termine con il massimo rigore, grazie al supporto di diversi ‘collaboratori’ sparsi nel territorio dei Monti Lepini – un grazie particolare lo rivolgiamo alla dott.ssa Fiora Bellini, Funzionario Storico dell’Arte del MIBAC – mira soprattutto ad affermare un postulato: se infatti si può ragionevolmente sostenere che il “San Francesco in Meditazione†originale fosse quello destinato al Convento Francescano di San Pietro in Carpineto Romano, ciò equivale ad affermare che sarebbe il tempo che il quadro facesse ritorno qui, magari al Museo della Reggia dei Volsci, che dispone di tutti i requisiti per poterlo ospitare.
Il nostro intento è proprio questo: restituire anche solo idealmente per un attimo il “San Francesco†al luogo per il quale era stato pensato e dedicato.
Il “San Francesco in meditazioneâ€, scoperto casualmente nel 1968 dalla storica dell’Arte Maria Vittoria Brugnoli nel coro della Chiesa di San Pietro, è plausibile fosse effettivamente destinato al Convento francescano di San Pietro. Difatti il Cardinale Pietro Aldobrandini, signore del feudo di Carpineto ricomprato assieme ai borghi di Maenza e Gavignano dai decaduti Conti di Segni e Valmontone, abbellì il paese con strade, fontane, palazzi, conventi e luoghi di preghiera, facendoli adornare dai migliori artisti dell’epoca. E Caravaggio era uno degli artisti più ricercati e, come affermato da diversi autorevoli studiosi, il “San Francesco in meditazione†fu quasi certamente di una committenza dello stesso Cardinale per la nuova Chiesa di San Pietro. Quanto poi alla sua presenza in carne ed ossa in Palazzo Aldobrandini in Carpineto rimane una ipotesi plausibile anche se ancora avvolta in un cono d’ombra”.
Per la cerimonia di presentazione sarà allestita anche una mostra fotografica di alto pregio e valore storico curata da Riziero Giampaolo e Gabriele Cacciotti.
“Il nostro romanzo- aggiungono gli autori- segue Caravaggio in quel lontano 1606, quando a maggio dopo l’omicidio di Ranuccio Tomassoni dovette fuggire da Roma raggiungendo Napoli nel settembre di quell’anno. Cosa realmente accadde tra maggio e settembre? La nostra è solo un’ipotesi avanzata studiando documenti e mappe, pura fantasia, ma a volte niente è più reale di un racconto fantastico”.
N.Costa