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Riforma istituti professionali agrari, c’è anche la proposta del San Benedetto di Borgo Piave

Si è parlato del nuovo profilo degli istituti professionali agrari individuato dalla legge 107 ed ancor più dai 13 articoli della bozza di decreto attuativo, nella riunione regionale della Rete nazionale degli Istituti agrari che si è tenuta giovedì scorso nell’aula magna del “San Benedetto”.
Una vera e propria riforma dell’istruzione professionale, ed in particolare dell’istruzione agraria, quella che si profila, cui sarà data vita con la prossima approvazione del decreto.
La riunione ospitata dalla scuola di Borgo Piave è stata un’importante occasione di confronto che ha visto presenti i dirigenti di diversi Agrari del Lazio, tra i quali la rieletta presidente Patrizia Marini, del “Sereni” di Roma. Tra le altre è stata acquisita la proposta del “San Benedetto” presentata dal dirigente Vincenzo Lifranchi.
Rispetto alla riforma Gelmini del 2010, la legge 107 e la bozza di decreto accentuano la presenza nel curricolo di discipline pratico professionali a scapito di quelle “generaliste”. Anche sulla scorta  dell’analisti della Consulta nazionale dell’istruzione agraria, la Rete nazionale degli Istituti agrari valuta tra l’altro l’istituzione di due nuovi indirizzi:
Gestione risorse forestali e montane;
Produzione, trasformazione e valorizzazione delle produzioni agroalimentari.
Al termine della riunione il dirigente Lifranchi ha guidato i colleghi in una visita al caseificio e all’azienda agricola dell’Istituto.

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