Piedimonte San Germano – Un convegno in memoria delle vittime del terremoto di Amatrice ma soprattutto una giornata di studi per spiegare ai cittadini, agli amministratori pubblici, agli operatori del settore quale prevenzione e misure adottare per prevenire i crolli e i rischi nei centri urbani.
Proprio nella settimana in cui si è scatenato lo sciame sismico nelle Marche ed il patrimonio artistico ed edilizio crolla tra paura, ansia e incertezze a Piedimonte San Germano è stata organizzato un convegno per affrontare il tema della prevenzione nelle costruzioni edilizie per prevenire i rischi. Il convegno dal titolo Terremoti: prevenzione e misure per ridurre il rischio nei centri urbani si terrà a Piedimonte San Germano sabato 29 ottobre 2016 alle ore 17.00 presso l’aula consiliare del Comune.
Organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale antares Onlus, in collaborazione con il Circolo Legambiente Lamasena con il patrocinio del Comune di Piedimonte San Germano, media partner  L’Inchiesta-Quotidiano,  al convegno parteciperanno Riccardo Viselli, Geologo, Segretario di Legambiente Lamasena, con una relazione su la Sismicità della provincia di Frosinone, Emiliano Cinelli, geologo, esperto di microzonazione sismica con una relazione su la Prevenzione: l’unica arma contro i terremoti, Morgan Reali, ingegnere, esperto di edilizia antisismica, interverrà su l’ingegneria antisismica.Modererà i lavori, Antimo Della Valle, giornalista e responsabile editoriale dell’Associazione Antares Onlus.
La provincia di Frosinone è un territorio ad alta sismicità –  dichiara uno dei relatori del convegno, il dott. Riccardo Viselli, geologo, segretario di Legambiente Lamasena – documentato dalle ricerche scientifiche condotte negli anni. La recente classificazione sismica adottata dalla Regione Lazio ci mostra che ben 30 comuni sono inseriti nella zona sismica 1, la più pericolosa, tra i quali ad esempio Sora, Arpino e Isola del Liri. Poi ci sono altri 11 comuni nella zona sismica 2A, posta immediatamente al di sotto della zona 1 in termini di pericolosità , ed in questa categoria ricadono ad esempio Cassino, Roccasecca e Piedimonte San Germano. Altri 47 comuni sono poi inseriti nella zona 2B e tra questi ricordiamo solo i più grandi: Alatri, Anagni, Ceccano, Ceprano, Ferentino, Fiuggi, Frosinone, Pontecorvo e Veroli. Quindi nessun comune della provincia può definirsi asismico e, seppure con gradi attesi diversi, il rischio esiste in tutto il territorio.
Noi non possiamo prevenire i terremoti ma ne dobbiamo parlare tutti i giorni, tenere alta l’attenzione con la ricerca e l’informazione per migliorare la nostra sicurezza e quella del nostro territorio, conclude Riccardo Viselli.
Questo convegno fa parte del progetto di valorizzazione e difesa del nostro patrimonio storico che da anni la nostra Onlus ha messo in atto – dichiara Giuseppe Sacco, vice presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Antares Onlus.
Riteniamo che occorre alzare al massimo l’attenzione sulla sismicità della nostra zona che è molto elevata e soprattutto adottare tutte le misure in grado  in qualche modo ridurre i rischi e salvaguardare la sicurezza dei cittadini,  del patrimonio artistico ed edilizio. Ora con l’inizio dello sciame sismico nelle Marche è ritornata l’attenzione sul terremoto, ma occorre farlo sempre. Quando abbiamo organizzato questo convegno l’attenzione era minima, riteniamo un evento di grande interesse perché i relatori sono molto preparati e sono in gradi di trasmettere quelle conoscenze che saranno indispensabili per gli amministratori ed i cittadini. Organizziamo questo convegno – conclude Giuseppe Sacco- con il pensiero e la solidarietà verso le popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto e del 26 ottobre