Sarà lo sciopero di coloro che non hanno accettato il Jobs Act nè i falsi numeri sulla disoccupazione e come dei troppi costretti a vivere con pensioni da fame e di quelli che la pensione non la vedranno mai.
Degli studenti e degli insegnanti che contestano la buonascuoladrerei e si battono per l’istruzione pubblica universale. Lo sciopero dei dipendenti pubblici condannati al non rinnovo del contratto da 6 anni e di tutti i lavoratori cui stanno scippando il contratto nazionale. Dei precari LSU da oltre 20 anni senza contratto di lavoro e senza certezza di stabilizzazione insieme agli ex LSU assunti nelle ditte di pulizia delle scuole e continuamente sottoposti a cambio appalto, tagli di orari e di stipendio, e i lavoratori nei servizi appaltati dalla pubblica amministrazione.
Ma sarà anche lo sciopero di quelli che il contratto non l’hanno mai avuto e di quelli che di contratti ne hanno firmati anche troppi, tutti di pochi giorni o addirittura di ore. Sarà lo sciopero di tutti quelli che vogliono difendere i servizi pubblici e i beni comuni. Sarà lo sciopero dei senza casa, dei lavoratori della logistica e dei braccianti che non vogliono essere trattati come schiavi e dei piccoli agricoltori strozzati dall’agro industria. Dei lavoratori della conoscenza accanto agli autisti, delle commesse costrette a lavorare nei giorni festivi e la notte, degli operai delle grandi fabbriche condannati alla “cura” Marchionne.
Sarà uno sciopero per la difesa della salute e delle sicurezza sui posti di lavoro, dei disoccupati, dei giovani e degli anziani, di chi si vede togliere e tagliare il welfare. Uno sciopero della produzione, della drcol azione ma anche del consumo. Uno sciopero per la democrazia contro la riforma della Costituzione, uno sciopero vitale contro l’eterna austerity imposta dai dictat della Troika.
A seguire Sabato 22, insieme ad altre forze sindacali, sociali e politiche con una manifestazione a Roma che partirà alle ore 14.00 da Piazza San Giovanni, USB sosterrà il NO alle politiche del Governo Renzi e alla controriforma costituzionale che concentra il potere in poche mani e mette in pericolo i livelli di democrazia.