Albaneta – Ambasciata senza risposte, rischio frattura istituzionale tra Polonia, Abbazia e Comune
23 Novembre 2016Cassino – Cassino e la sua celebre Abbazia rischiano di non essere più crocevia di dialogo tra i popoli, o quantomeno, non più con il popolo polacco. I rapporti istituzionali tra il governo di Polonia, rappresentato in Italia dalla sua ambasciata a Roma, l’Abbazia di Montecassino e la stessa città di Cassino, sembrano sul punto di rompersi sulla vicenda dell’Albaneta.
Le parole rassicuranti di una pace trovata sull’argomento negli incontri a Cassino cozzano con le indiscrezioni trapelate secondo cui i polacchi sarebbero stanchi di aspettare le risposte a quelle proposte da loro formulate per rivendicare il diritto di tutti ad accedere liberamente ai tre monumenti a ricordo del sangue polacco versato sul pianoro dell’Albaneta. Conferme a tali indiscrezioni arrivano dall’architetto Pietro Rogacien presidente della Fondazione del Museo Memoriale del secondo Corpo d’armata polacco presso il cimitero polacco di Montecassino.
“L’Ambasciatore Tomasz Orlowski è molto contrariato dal fatto che non ha ancora avuto risposta alle proposte di soluzione della controversia avanzate all’Abbazia. La  lettera con le proposte dell’Ambasciata polacca è stata inviata confidenzialmente  a S.E. Ogliari all’inizio di ottobre scorso e da allora è rimasta senza risposta. L’Ambasciatore, a questo punto, si sta chiedendo se non fosse il caso di renderla pubblica, considerato che l’attesa e la riservatezza mantenute finora non hanno portato al raggiungimento di alcun risultato. L’Ambasciatore è rimasto inoltre molto deluso dal comportamento del Sindaco di Cassino che in un articolo apparso sulla stampa locale a commento della sua visita a Montecassino dello scorso 1° novembre ha attribuito all’Ambasciatore giudizi e opinioni sulla vicenda dell’Albaneta che lui non ha mai espressoâ€.
Il nodo dell’Albaneda, a quanto pare, è tutt’altro che sciolto e i polacchi si chiedono se vale la pena continuare a trattare con i locali, che fingono di non sentire, o se salire di livello.
Ermanno Amedei