Roma – Dieci persone sono state arrestate tra Roma e Frosinone per reati che vanno dalla corruzione (artt. 319, 319 bis e 321 c.p.), turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.), estorsione (art. 629 c.p.,), falsità materiale commessa dal P.U. in atti pubblici (art. 476 c.p.), peculato (art. 314 c.p.), truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.).
Al centro del malaffare sembra esserci l’azienda ospedaliera San Camillo di Roma e l’indagine dei Carabinieri ha consentito di disvelare l’esistenza di un fenomeno criminale che ha visto coinvolti 26 indagati. In particolare, è stata dimostrata la previsione a latere di un appalto di manutenzione, una serie di ulteriori servizi definiti fittiziamente come “complementari†e risultati essere poi duplicazioni di prestazioni già eseguite.
Le investigazioni si sono concentrate anche su due appalti relativi all’attuale Giubileo della Misericordia concernenti il progetto per la ristrutturazione del Pronto Soccorso e la successiva realizzazione di nuovi posti letto per la Terapia Intensiva, nonché sulla ristrutturazione del Padiglione Lancisi.
Contestualmente alla citata esecuzione i Carabinieri procederanno al sequestro preventivo di tre immobili per un valore di oltre un milione di euro e delle quote societarie delle tre imprese coinvolte per un valore di 250.000 euro circa,
Si procede, inoltre, al sequestro dei modelli organizzativi, in relazione all’art. 25 comma 2° del Decreto Legislativo 231/01, a carico di una delle società coinvolte.