“Di certo non abbiamo mai avuto paura dei ricorsi al Tar. Ma la sostanza non cambia, secondo gli atti in possesso del comune di Cassino e le comunicazioni della Asl, i richiedenti asilo politico non possono soggiornare nelle palazzine di via Vaglie. C’è una ricca documentazione fotografia che testimonia le condizioni di vita degli 87 immigrati, che di certo non rispettano le normative vigenti. Pertanto, rinnovo l’invito a sgomberare le strutture nel rispetto dei diritti e della salute delle persone che al momento vi risiedonoâ€. Lo ha dichiarato il Sindaco del Comune di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro.
“La condizione abitativa è elemento essenziale nella determinazione del grado di integrazione di ogni persona e dei nuclei familiari nella collettività e che l’accezione di abitazione rappresenta il significato ben più ampio di ambiente che deve possedere dei requisiti minimi di base, ben definiti, che permettono ad ogni individuo di soddisfare i propri bisogni primari tra i quali le condizioni igienico-sanitarie, lo svolgimento di attività lecite senza impedimenti e privazioni, costituendo un aspetto centrale della vita quotidiana di ciascun individuo. Ove vengono meno tali presupposti, si determina una limitazione del diritto soggettivo alla tutela della salute ed al benessere di ciascun individuo e dei suoi familiari e che, laddove se ne riscontri la necessità e l’urgenza per garantire il suo esercizio, occorra intervenire in forza del potere-dovere riconosciuto in capo al Sindaco quale autorità Locale Igienico-Sanitaria e di Pubblica Sicurezza nei limiti delle funzioni affidategli dalla legge. Alla luce di tutto ciò se davvero qualcuno vuole il bene delle 87 richiedenti asilo e ci tiene a rispettare le regole sia dia da fare per l’immediato sgombro delle Palazzine di Via Vaglie, dopo di che sarebbe opportuno che se Formuland ritiene che le carte sono a posto, le porti in visione presso l’ufficio tecnico del Comune in modo da aprire un confronto serio sullo stato degli atti che riguardano le strutture in questione.
Secondo quanto emerso dai sopralluoghi e dall’indagini dei tecnici comunali non risulta alcuna istanza per il rilascio di autorizzazione agli scarichi delle acque reflue, come non risultano rilasciati titoli abilitativi edilizi relativi ai tre fabbricati per gli immobili e nemmeno certificati di agibilità /abitabilità ai sensi degli art. 24-25 del D.P.R 380/2001. Inoltre non risultano depositati altresì certificati di conformità degli impianti elettrici, idraulici, attestazione di prestazione energetica.
Se qualcuno può o vuole dimostrare il contrario si faccia avanti carte alla mano, ma prima, per la sicurezza delle persone si sgomberino gli edifici di via Vaglieâ€. Ha concluso il Sindaco Carlo Maria D’alessandro.