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Distaccamenti in chiusura e commissariati sottorganico, il Silp corre a “sirene spiegate” al Ministero

Frosinone – Il quadro del preoccupante stato in cui versa la Polizia di Stato  in provincia di Frosinone è stato disegnato con chiarezza dal sindacato Silp Cgil al sottosegretario del Ministero dell’Interno Giampiero Bocci.

La delegazione sindacale di cui faceva parte il Segretario Generale Provinciale Angelo Di Paola ha elencato le problematiche provinciali dei vari commissariati, della polizia stradale di Cassino  prossima all’accorpamento e che toglierà forze impegnate nella vigilanza in città, della polizia Ferroviaria di Frosinone costretta a poche stanze. Tutto condito dall’ormai fisiologica carenza di personale e, nonostante questo, paradossalmente, nei prossimi trasferimenti, nessuna nuova forza. Dei 1400 tra agenti ed assistenti distribuiti a livello nazionale, nessuno di questi arriverà in Ciociaria.

Un quadro tutt’altro che incoraggiante e che è meglio descritto nella nota stampa redatta dallo stesso di Paola che riceviamo e pubblichiamo.

Il SILP-GCIL ha incontrato il Sottosegretario del Ministero dell’Interno Bocci. L’incontro è stato l’occasione per tracciare alcune criticità in provincia di Frosinone, rispetto la sicurezza della collettività e la dignità lavorativa dei poliziotti, una provincia che, così come le cronache del passato insegnano e come dichiarato da autorevoli personalità delle Istituzioni, è largamente interessata dalla presenza della criminalità organizzata. Non di meno la criminalità predatoria affila sempre più le armi e per questo motivo abbiamo posto all’attenzione del Sottosegretario alcune

questione che, in sintesi, sono le seguenti:

  1. E’ allo studio (purtroppo con ottima percentuale di concretizzazione) l’accorpamento del Distaccamento di Polizia Stradale di Cassino (che si occupa del pattugliamento delle vie interne ordinarie) con la Sottosezione di Polizia Stradale di Cassino (quella che si occupa di un tratto autostradale). Questa fusione darà la priorità al controllo dell’autostrada, anche in virtù del vincolo contrattuale che prevede l’uscita di due auto per turno in autostrada, e lascerà pertanto sguarnite importanti e trafficatissime vie interne, ad alto tasso di incidentalità come la Casilina, la Cassino-Formia, la Cassino-Sora che già ora soffrono di mancato controllo per il numero sempre più esiguo di lavoratori di polizia. Ma ne subiranno le conseguenze anche altre strade come, ad esempio, quella che accede a Montecassino. In questo contesto bisogna valutare che i poliziotti della stradale sono professionalmente i migliori, vista la specifica formazione, nel rilevare incidenti e nel verificare i comportamenti errati alla guida di un automezzo sia civile che commerciale.

Inoltre, non ci sarebbero neanche risparmi economici perchè l’affitto dovrà essere corrisposto in quanto alcune parti sono in comune con l’adiacente Commissariato.

  1. Il Posto di Polizia Ferroviaria di Frosinone ospita in due sole stanza tutti i poliziotti lì in servizio. Questo crea confusione, nonostante il lavoro sia distribuito in più turni, perchè in un solo ambiente si svolgono quasi tutte le funzioni. Capita spesso che all’interno del locale ci siano fermati/arrestati, utenza civile che ha bisogno

dell’intervento della Polizia di Stato (denunce, smarrimenti etc) e i poliziotti stessi in pochi metri quadrati. A ciò si aggiunga che la stanza adibita a spogliatoio non riesce nemmeno a contenere tutti gli armadietti necessari al personale.

La soluzione che può normalizzare questa situazione esiste. In ambito stazione gravano dei locali delle Ferrovie dello Stato vuoti e quindi inutilizzati che attraverso una semplice ristrutturazione potrebbe ospitare gli uffici della Polizia Ferroviaria.

Mancano attualmente anche le telecamere di sorveglianza. Bisognerebbe sollecitare la realizzazione di quanto esposto.

  1. Per ciò che riguarda i Commissariati di Cassino, Sora e Fiuggi il problema è comune a tutti e tre gli uffici: manca personale. Paradossalmente nella prossima tornata di trasferimenti di Agenti e Assistenti a carattere nazionale paradossalmente non verranno assegnati lavoratori di polizia in provincia, e si parla di 1400 trasferimenti.

Un Commissariato come quello di Cassino, ad esempio, che è posto geograficamente in un territorio che fa da cerniera tra Caserta e Roma e che deve occuparsi anche della presenza della criminalità organizzata, operare al meglio al meglio delle sue forze con un organico di diritto non è sovrapponibile a quello di fatto, in quanto tra aggregati che terminano l’azione lavorativa in un arco di tempo limitato (poichè poi tornano nei rispettivi reparti di appartenenza fuori provincia), il personale a vario titolo inutilizzabile e coloro non impiegabili legittimamente in turni serali e notturni,

crea notevoli carichi di lavoro che non possono essere sopportati a oltranza.

La criminalità predatoria e le mafie si combattono con le risorse umane e gli strumenti oltre che con l’abnegazione e con la bravura dei lavoratori di polizia su cui grava un notevole carico di lavoro che in aggiunta alla media di età anagrafica di 47 anni completa un quadro preoccupante.

Le problematiche del Commissariato di Sora invece risiedono in particolar modo di essere allocato in un piccolo e decadente stabile che riesce a contenere a stento le scrivanie per la mancanza di congrua superficie, dove utenti, migranti e poliziotti in molte occasioni condividono gli stessi spazi; e questo potrebbe arrecare problemi alla corretta funzionalità lavorativa e non assicura un livello dignitoso di benessere al personale. Sappiamo che il Questore e il Prefetto, su nostra indicazione, abbiano constatato la necessità di trovare altri locali che ospitino il Commissariato e si

stavano muovendo in tal senso. Tutto ciò ha bisogno di una accelerazione per il decoro e la funzionalità dell’Istituzione.

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