Nell’area del Cassinate fervono i lavori di implementazione della Via Francigena del Sud
28 Novembre 2016Nell’area del Cassinate fervono i lavori di implementazione della Via Francigena del Sud. Proprio qui infatti si incontrano le Vie che da Roma portano a Brindisi, quella che corre lungo la costa tirrenica e segue la Via Appia e quella che scende lungo la Casilina. Entrambe sono state accreditate ad Aprile di quest’anno presso il Consiglio d’Europa assieme a tutte quelle che portano a Brindisi da dove si raggiunge poi Gerusalemme.
I Comuni di Latina, associati in SER.A.L. e quelli di Frosinone , associati in SER.A.F., hanno colto l’opportunità di un bando emesso dalla Regione Lazio nel 2014 per sostenere le prime spese per condividere l’itinerario accreditato e verificarne la sua transitabilità dal punto di vista della sicurezza e della bellezza paesaggistica e culturale.
Il 2 di dicembre ci sarà un incontro pubblico (workshop) ad Acuto in mattinata (ore 11) e a Cassino nel pomeriggio (ore 18) proprio per condividere con le comunità locali il percorso individuato e le necessità di implementazione futura, ma anche per la necessità di organizzare l’accoglienza e strutturare dei nuovi servizi adeguati alle persone che intendano effettuare il “cammino†.
“L’operazione punta ad attrarre sul territorio un nuovo turismo, molto più attento e colto, curioso e interessato a conoscere e a confrontarsi con culture diverse†ci dice il prof. Renato Di Gregorio che è il direttore scientifico del Master per “animatori degli itinerari culturali europei. Il Master si tiene a Foggia ed è l’unico in Europa. Vi partecipano diversi laureati laziali che hanno utilizzato la formula regionale del Torno Subito. Essi staranno a Cassino ad aprile e per sei mesi daranno una mano agli Amministratori e ai dirigenti dei servizi tecnici dei Comuni associati.
Questo turismo ha fatto la fortuna della Spagna. E’ diventato il primo attrattore turistico del Paese. Infatti il “cammino di Santiago de Compostella†è diventato una meta che oramai tutti vogliono cogliere, considerato il numero di film, documentari, racconti e testimonianze che vengono diffusi in tutto il mondo. “Cassino e l’Abbazia di Montecassinoâ€, dice il vicesindaco di Cassino e il presidente di SER.A.F. dell’area del Cassinate, Carmelo Palombo , “ costituiscono una naturale e storica meta di pellegrinaggio, pertanto si conta di recuperare questa tradizione considerando il flusso che ci si aspetta di registrare, ora che l’accreditamento della Via è avvenutaâ€.
“Il fenomeno del turismo lento, religioso, sportivo, culturale, esperienziale, si va ampliando anche perché risponde alle necessità che avvertono le persone. In questo periodo di crisi dei valori e di carenza di riferimenti credibili vi è il bisogno di ritrovare se stessi e il senso della vitaâ€, dice il presidente dell’Associazione Ti Accompagno, Maria Ausilia Mancini, che ha organizzato diversi cammini sperimentali sul territorio.
“ Noi di San Vittore del Lazio†– dice l’avv. Nadia Bucci, sindaco di San Vittore del Lazio – “costituiamo il punto strategico di passaggio tra il Lazio e la Campania o il Molise, che sono le due direzioni che prendono coloro che percorrono la Via fino in Puglia e quindi a Brindisi. Per questo motivo i colleghi Amministratori di SER.A.F. mi hanno eletta presidente dell’Associazione “Terra dei Cammini†che intende mettere assieme stabilmente i Comuni di Frosinone con le Associazioni culturali, imprenditoriali, laiche e religiose, sportive e sociali per fare forza comune nell’implementare la Via e i sistemi di accoglienza e di servizio per coloro che la percorrono.
Il 2 di dicembre se ne parlerà nei due convegni organizzati dalla segreteria SER.A.F ad Acuto e a Cassino.
Il 6 dicembre se ne parlerà a Roma nel Convegno che sta predisponendo il V Municipio di Roma, capofila del progetto V.E.R.S.O. Sud , che è un acronimo che significa: Valorizzazione, Esperienza, Rete, Servizi, OspitalitÃ
Riferimenti:
www.associazioneseral.it
www.associazioneseraf.it
info@associazioneseraf.it
tel. 3355464451.
Dott.ssa Margherita Coreno
Prof. Renato Di Gregorio