Cassino – Le campagne di Caira continuano a riservare sorprese che, purtroppo, sono tutt’altro che piacevoli. Dopo veleni di ogni tipo interrati al confine tra Cassino e Sant’Elia Fiumerapido su cui la magistratura sta indagando, un’altra indecenza è stata segnalata dall’attivista Bruno Della Corte.
La zona è quella compresa tra il campo di calcio di Caira e il fiume Rapido; alcuni ettari di terra trasformati in discarica a cielo aperto. “Mi avevano segnalato alcuni cumuli di rifiuti -ha detto Della Corte – ma quando sono arrivato per accertarmene ho capito che la discarica aveva dimensioni ben maggiori”.
Un vero muretto realizzato con pneumatici semicoperto da rovi copre si stende sul lato del perimetro che comprende anche cumuli di materassi e grosse quantità di fogli di catrame. Uno scempio che è arricchito di ogni altra tipologia di rifiuto, da quelli di tipo solido urbano, agli inerti scarto di lavorazioni edili.
Il pericolo maggiore è costituito dal mix di vegetazione e grosse quantità di pneumatici e materiale plastico che, in caso di incendio, considerando la gran quantità di combustibile, brucerebbe per giorni. Certamente non è più periodo di incendi, ma l’estate tornerà . Intanto Bruno Della Corte ha informato anche le autorità affinché si prendano provvedimenti per bonificando l’indecenza.
La circostanza di Caira dimostra quanta immondizia ci sia non solo nelle campagne di Cassino, ma anche tra i cittadini alcuni dei quali sono incapaci di comportamenti civili: immondizia appunto.
Ermanno Amedei