Botte e fiamme per droga a Cassino, ai domiciliari uno degli arrestati. Legami con sparatorie del 2015
19 Dicembre 2016Cassino – Ha fatto da palo al pestaggio, ha comprato la benzina per appiccare il fuoco e ha fatto anche da palo quando il suo compagno ha appiccato l’incendio alla baracca del padre del pestato; eppure il giudice gli ha concesso i domiciliari.
A seguito dei fatti di mercoledì sera, che hanno visto il giovane F.G. subire un violento pestaggio e l’incendio che ha distrutto il garage del padre, il tribunale di Cassino ha mantenuto in carcere l’operativo del gruppo, mandando ai domiciliari l’altro. Nella circostanza del pestaggio, un terszo giovane Rom è stato denunciato per avervi partecipato.
I carabinieri di Cassino comandati dal tenente Grio che, su disposizione del colonnello Giuseppe Tuccio hanno intensificato i controlli proprio in vista delle festività natalizie, hanno arrestato C. T e A. T. la stessa sera dei fatti. L’incendio, inoltre, prontamente segnalato dai carabinieri ai vigili del fuoco, poteva causare grossi problemi se si fosse propagato alle strutture adiacenti che sono a pochi passi dalla palazzina popolare. Adesso, però, uno dei due è tornato, anche se ai domiciliari, a casa; praticamente vicino all’abitazione del giovane pestato. Inutile sottolineare il rischio di un seguito di quei fatti che  ha come motore propulsore lo spaccio della droga.
La loro attività di spacciatori, infatti, è ben nota alle forze dell’ordine e uno dei quattro della vicenda, il Rom denunciato, è lo stesso che tra gennaio e febbraio 2015 venne accoltellato in piazza Labriola sempre in un confronto tra spacciatori che poi degenerò in sparatorie e tentati omicidi.
Ermanno Amedei