Cassino – Nella mattinata di ieri, nel corso di servizi finalizzati a prevenire il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, personale del Commissariato di Cassino, con l’ausilio di unità cinofile antidroga della Polizia di Stato, ha controllato tre istituti scolastici della Città Martire.
I servizi di controllo si sono poi protratti nel pomeriggio con perquisizioni domiciliari presso le abitazioni di soggetti noti per precedenti di polizia in materia di stupefacenti e di persone sottoposte agli arresti domiciliari.
Nel corso dell’attività , che ha interessato il centro cittadino, con particolare riguardo alla Villa Comunale ed alla Stazione Ferroviaria, ove è più elevata la presenza di persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti, un minore è stato trovato in possesso di una noccoliera dai puntali acuminati e, pertanto, è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, per porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, è stata rinvenuta una pistola completa di munizionamento che il padre del minore, un uomo di 50 anni, deteneva senza adottare le necessarie cautele per la custodia dell’arma che viene perciò immediatamente ritirata dal personale della Polizia di Stato.
Lo stesso è stato segnalato al Prefetto di Frosinone per i provvedimenti di divieto di detenzione armi e materie esplodenti.
E’ stato altresì controllato un esercizio commerciale in cui un avventore, alla vista degli agenti e delle unità cinofile, ha tentato di dileguarsi per eludere il controllo, disfacendosi di un involucro contenente sostanza stupefacente del tipo hashish, immediatamente recuperato.
Nel corso della perquisizione domiciliare, è stato rinvenuto un ulteriore quantitativo di hashish, per un totale di circa 20 grammi.
L’uomo, un 46enne di Cassino, viene pertanto deferito all’Autorità Amministrativa per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.
Altra segnalazione per i provvedimenti amministrativi è stata avviata nei confronti del titolare di un esercizio pubblico, poiché frequentato da persone con pregiudizi di polizia a carico.