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Cassino-Incastrati dai carabinieri due ladri di biciclette. Denuncia per un 43enne ed un 60enne

Nella giornata di ieri, a Cassino, i militari della locale Stazione Carabinieri, a conclusione di articolata attività di indagine deferivano in stato di libertà per il reato di “furto aggravato continuato in concorso” un 43enne ed un 60enne, entrambi residenti nel napoletano e censiti per reati contro la persona ed il patrimonio.

L’indagine aveva inizio verso la fine dello scorso anno, allorquando nella città di Cassino si verificava un incremento dei furti di biciclette di importante valore. In concomitanza con tale fenomeno, alcuni cittadini, appassionati di ciclismo, riferivano al personale del Comando Stazione Carabinieri di Cervaro di aver notato alcuni passeggeri alla Stazione Ferroviaria di San Vittore del Lazio mentre salivano a bordo del treno con delle bici a seguito. In particolare, i testimoni si erano incuriositi per il fatto che le persone, sempre le stesse, erano state viste più volte con velocipedi di marca diversa e comunque di elevato valore. Lo scambio info-investigativo tra il Comando Arma di Cervaro e quello di Cassino, consentiva di chiarire quanto stava accadendo; infatti, gli autori dei furti dopo aver trafugato la refurtiva nel comune di Cassino, per non destare sospetti si recavano a San Vittore del Lazio ove caricavano le “due ruote” a bordo del treno in direzione di Napoli.

Gli operanti, grazie anche alla collaborazione del personale locale delle FF.SS. ed alle immagini estrapolate dalle telecamere installate presso lo scalo ferroviario, riuscivano a ricostruire il modus operandi posto in essere dai prevenuti. L’attività consentiva di sequestrare una costosa bicicletta di una nota marca del settore e scoprire il furto di due altri velocipedi asportati nel centro abitato di Cassino.

Entrambi gli uomini, pertanto, venivano denunciati per il furto delle predette biciclette perpetrato in Cassino, mentre nei confronti di uno dei due (il 60enne) l’Arma di Cervaro procedeva altresì per il reato di “ricettazione”, in quanto trovato in possesso ingiustificato della bicicletta sottoposta a sequestro, nonché proposto per l’irrogazione della misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno in quel comune.
Foto d’archivio

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