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Cassino – Tutto pronto per la ventesima edizione della Pasquetta Epifania

Dopo le emozioni che hanno regalato alla città di Cassino e alla città di Norcia, nel corso della partecipazione al concerto di beneficenza al Teatro Manzoni, lo scorso 27 dicembre, l’Associazione culturale Vecchia Cassino, torna ad essere protagonista per le vie della città con la Pasquetta Epifania.

La “Notte Magica” del 5 gennaio sarà la XX edizione organizzata dall’Associazione, presieduta da Antonio Marzocchella, che per il 2017 ha apportato delle novità al programma della manifestazione. Le note dell’antico Inno della Pasquetta Epifania torneranno a riecheggiare tra le mura dell’abbazia di Montecassino, come sempre, nel pomeriggio alle ore 16.45. I musici e i cantori torneranno a varcare il portone dell’antico cenobio benedettino, dove ad attenderli troveranno l’abate dom Donato Ogliari. Sarà questa la prima tappa del lungo viaggio che si protrarrà per tutta la notte.

Da Montecassino il gruppo di orchestrali e di musici, diretti dal M° Marcello Bruni, raggiungeranno, intorno alle 18.00, Largo Dante, dove effettueranno una seconda tappa. Da lì percorreranno a piedi Viale Dante, sostando ancora dinanzi ai Supermercati Pietroluongo. Sfilando sempre per le vie del centro, raggiungeranno piazza Diaz. per la consueta sosta dinanzi la Banca Popolare del Cassinate. Poi ancora Corso della Repubblica, nei pressi del Bar Reale.

I cantori e i musici, subito dopo, raggiungeranno il rione Colosseo da dove, intorno alle 20.00, inizierà il lungo viaggio notturno per le vie della città. Alle 21.30 circa è prevista la sosta all’interno della chiesa di Sant’Antonio da Padova, dove, ad ascoltare la Pasquetta Epifania è stato invitato il vescovo della diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo Monsignor Gerardo Antonazzo. In occasione della sosta a S. Antonio saranno presenti le autorità locali, tra cui, il sindaco della città Carlo Maria D’Alessandro. La Pasquetta Epifania è una tradizione che affonda le sue radici agli inizi del ‘900, l’unica sopravvissuta alla furia bellica. Nella notte tra il 5 e 6 gennaio musici e cantori, riconoscibili da mantelle e cappelli, sfidando le più rigide temperature, annunciando, attraverso un canto melodioso, a grandi e piccoli, l’arrivo della befana e la fine delle feste.

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