Dal sapere al saper fare: Cassino presenta la scuola 4.0 all’Itis “E. Majorana”
14 Gennaio 2017Cassino – Digitale: Nuovo ruolo per la scuola. E’ la sfida partita dall’istituto tecnico industriale “Ettore Majorana” di Cassino. Lanciata da Araknia, una start up specializzata in stampa 3D, la sfida è stata colta in primis dalla dirigente Ina Gloria Guarrera quando presiedeva l’IIS Righi, e colta nuovamente ora che è alla guida dell’ITIS.
E’ una sfida ambiziosa che punta a stravolgere il concetto di conoscenza, finalizzata al saper fare. E’ d’altronde questa è l’indicazione che in stato embrionale venne lanciata dal Miur nel 2005 e che solo nell’ultimo triennio sta trovando concretezza negli istituti attraverso l’alternanza scuola lavoro, i laboratori digitali, gli ambienti performanti che puntano a creare un programma di formazione spendibile nel prossimo futuro dallo studente che si appresta a terminare il percorso di studi d’istruzione di secondo grado.
L’idea lanciata dal gruppo e colta in pieno dal vivace istituto industriale è di trasformare le superiori: non solo pensatoi ma trampolini di lancio verso una professione. Con il sostegno ovviamente di tutti gli stakeholders del territorio. Ecco perché all’evento ha presieduto l’assessore comunale alle attività produttive , l’Ing Tullio Zi Zazzo, affinché la nuova rivoluzione industriale in atto parta dalle scuole ma possa poi trovare concretezza in un ambiente preparato a cogliere la sfida. La scuola è pronta, ha evidenziato il dirigente del Miur il dott. Domenico Giordano, che nel convegno ha illustrato l’impiego di forze fin’ora messo in campo dal Ministero ma soprattutto quanto ancora si possa creare con nuovi fondi a disposizione. In platea infatti c’erano i docenti delle scuole della città , di ogni ordine e grado, dalle elementari alle superiori, perché la rinnovata missione didattica deve partire dalle basi. E senza dubbio una grande possibilità viene data dalle nuove Ict, dalla stampa 3D di cui i maker Araknia sono stati fautori e promotori sul territorio provinciale. Ma il loro obiettivo è calare le innumerevoli possibilità della macchina ai diversi campi di applicazione. Ecco che allora la stampa 3D è stata utilizzata dagli studenti dei diversi istituti creando produzioni differenti in base al piano didattico. Se le ragazze di arte e moda hanno sfruttato la stampa 3D per creare una nuova linea di bijoux, per quelli dell’industriale i precetti sono stati spesi nel campo della meccanica, etc. Progetti questi che si sono concretizzati e che sono stati illustrati nel corso dell’appuntamento formativo che si è concluso con la testimonianza degli animatori digitali, una nuova figura introdotta dal Miur con l’obiettivo di incentivare nelle scuole l’uso delle nuove tecnologia. Le testimonianza sono arrivate da numerosi istituti della provincia che hanno sfruttato la conoscenza del gruppo Araknia per creare nei laboratori dei veri e propri gruppi di lavoro fatti da studenti che, dopo un brevissimo periodo di affiancamento, sono stati capaci di continuare a camminare sulle proprie gambe. Da laboratori alle start up il passo è breve. L’obiettivo è finalizzare la preparazione scolastica ad un inserimento nel mondo del lavoro. Ma il legame che ha unito e che unisce i makers di Araknia, è bidirezionale. In questi anni di formazione, diversi gli studenti distinti per capacità che sono poi confluiti nel team di lavoro, con produzioni d’eccellenza che hanno trovato più volte consacrazione nella rassegna mondiale del Maker Faire di Roma, il più grande evento di innovazioni internazionale. Ma non solo, perché attraverso la creatività e l’inventiva del gruppo Araknia i progetti sono diventati osservati speciali del gruppo Fca o impiegati nel campo del restauro e della conservazione di monumenti medievali nelle chiese del Molise. Tra i fautori di tanto ingegno, ci sono gli studenti, quelli 4.0. Pronti a cogliere la sfida.