Cassino – Avevano trasformato le strade di Cassino in una sorte di far west sparandosi con il rischio di colpire passanti. Da subito si era capito che dietro vi erano bande di spacciatori che si contendevano le principali piazze dello spaccio della Città e, su tutte, piazza Labriola: il salotto buono, soprattutto per piazzare dosi di ogni tipo di droga.
Lì si concentra la movida della città martire e lì gli spacciatori fanno affari d’oro ma a regole stabilite a suon di pestaggi, coltellate e sparatorie. Ecco da dove nasce l’indagine che oggi ha portato in manette 19 tra Cassino e Piedimonte San Germano. Uno solo è stato arrestato fuori provincia a Napoli.
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cassino, ha visto i Carabinieri della compagnia di Cassino, fare una vera e propria piazza pulita di chi, all’epoca e forse anche oggi, gestiva lo spaccio, di chi stabiliva le regole per poter spacciare, dei picchiatori che le facevano rispettare. Infatti, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini svolte dagli uomini del nucleo operativo comandato dal tenente Emanuele Grio, quello che si era creato consisteva in un vero e proprio giro di estorsione; il pizzo che i pusher “indipendenti†dovevano pagare alla banda per accedere alla piazza.
Anche i consumatori non avevano libertà di comprare droga da chi volevano. Gli acquisti dovevano essere fatti solo dai pusher “autorizzatiâ€. Dei 19 arrestati, 12 stanno finendo in carcere e sette ai domiciliari.
Ermanno Amedei
Foto repertorio