Cassino, convivente violento torna in carcere e l’alloggio restituito all’Ater
2 Marzo 2017Cassino – Gli arresti domiciliari concessi al convivente 35enne di Cassino, sono stati la cosa peggiore che potesse capitare ad una donna domiciliata in un appartamento Ater, oggetto di sfratto da parte dello stesso ente.
L’uomo, che secondo gli investigatori era già violento di per se, con ma misura cautelare degli arresti domiciliari, quindi costretto a stare tutto il giorno in casa con la donna, ne era diventato l’incubo con minacce e atti persecutori di vario genere tanto da spingerla ad abbandonare l’alloggio.
Date le circostanze, la Corte di appello di Roma ha revocato la misura dei domiciliari ristabilendo la detenzione in carcere e, per questo, l’alloggio ormai liberato è stato riconsegnato all’Ater.
Ermanno Amedei