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Feroci polemiche sul film “La Ciociara” porno, minacciato il regista annuncia denunce

Frosinone – La replica di Mario Salieri alle polemiche nate attorno al suo film hard “La Ciociara” è affidata ad un post su Facebook. Dopo aver ricordato che tra da sempre, tra le atrocità delle guerra vi è anche lo stupro compiuto dai vincitori sui vinti, il regista si dice sorpreso di tanto clamore anche perché, scrive: “Sottolineando con forza l’orrore e l’indignazione nei confronti di tutti coloro che nella vita reale si macchiano di qualsiasi tipo di violenza o sopruso ai danni dell’essere umano, ricordo che moltissimi registi di fama internazionale hanno rappresentato nelle loro fiction lo stupro con dovizia di particolari voyeuristici”.

Dopo aver fatto un lungo elenco di esempi, continua: “Ora apprendo con stupore che con tutti i problemi di cui è afflitta la nostra povera Italia la Senatrice Maria Spilabotte predispone un intervento urgente nell’aula del Senato per limitare la commercializzazione del film ancor prima della sua uscita, che il presidente dell’associazione vittime delle marocchinate Emiliano Ciotti ha scritto al presidente del consiglio Paolo Gentiloni una lettera di sdegno senza neanche aver visto il film e che la testa pelata Fernando Incitti dei CasaPound di Frosinone, che certamente nulla conosce del poeta Ezra, minaccia me e Roberta Gemma di violenza fisica. Ma stiamo scherzando? Spero che tutto questo sia frutto d’invenzione giornalistica (le minacce sono vere e già state querelate), ma se fosse reale allora è la conferma che in Italia siamo messi davvero molto male. A proposito… ma poi chi dice che nella mia versione della Ciociara siano rappresentate le marocchinate?”.

In un secondo post il regista sottolinea la distanza tra “La Ciociara” di De Sica interpretata dalla Loren e la sua interpretata dall’attrice hard Roberta Gemma. “Essendo molti di voi abituati a leggere soltanto i titoli dei post comunico immediatamente che nella mia versione della ciociara non sono presenti stupri e che non esiste alcuna citazione alle marocchinate. Soddisfatti? La storia del film è tutt’altra e si sviluppa prendendo spunto solo dalla parte iniziale del romanzo di Moravia. Avete regalato tanta pubblicità a un film porno, e per questo vi ringrazio, senza neanche aver visto un fotogramma e fidandovi di tutte le sciocchezze che giravano in rete. Insulti a me ed alla mia famiglia, minacce di violenza fisica, interventi urgenti all’aula del senato e lettere al presidente del consiglio. Povera Italia…”.

Ermanno Amedei 

foto tratte da facebook

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