Rocca D’Evandro – Dal Comitato Civico a tutela e salvaguardia di Rocca d’Evandro riceviamo e pubblichiamo.Â
Con l’incontro di domenica 12 Marzo, che ha visto presenti il Sindaco, Carlo Maria D’Alessandro, e parte dell’Amministrazione Comunale di Cassino e il Sindaco di Sant’Ambrogio sul Garigliano Sergio Messore ,i relatori , per l’associazione Ciociaria terra dei veleni l’Ing. Gianluca Bufalini e l’avv. Paolo Ruggeri, per l’associazione Medici di famiglia per l’ambiente la dott.ssa Armida e il Dott. Giovanni Battista Martino, hanno fatto chiarezza sulla indiscussa pericolosità degli impianti di compostaggio per la salute umana e dell’ecosistema, dichiarando che non esistono impianti a zero emissioni. Oltre alle preoccupazioni di carattere medico-sanitario, si sono elencate le tante ragioni che hanno portato al secco no alla realizzazione di qualsiasi tipo di struttura per lo stoccaggio e la lavorazione dei rifiuti sul territorio del Comune. Tra le motivazioni, la più preoccupante è sicuramente la già difficile condizione di un territorio martoriato da altre strutture inquinanti, ad esempio il termovalorizzatore di San Vittore del Lazio, la centrale termonucleare di Suio, l’A1, la TAV ed altro. Sono tanti gli aspetti che preoccupano, e non poco, a partire dalla gestione dell’impianto, il rischio di riconversione in qualcosa di ancora piu nocivo, e il rischio di infiltrazioni malavitose. In ultimo la già difficoltosa condizione stradale, che diverrebbe caotica e pericolosa, . Ulteriore argomento di discussione è il sito individuato dall’Amministrazione Comunale per la realizzazione dell’ impianto, un bosco, unico polmone verde all’ interno dell’area industriale a confine con Cassino. L’intera zona infatti risulta “Parco Urbano di Interesse Regionale†istituito nel 2005 e sulla stessa vertono usi civici. Ulteriori vincoli sono la scarsa distanza dal centro abitato e i pericoli legati alla sismicità dell’area che già rientra nelle aree a rischio idrogeologico individuate dalla regione Campania. Sconcertante ed inverosimile la totale assenza di rappresentanti dell’ammministrazione Comunale di Rocca d’Evandro che aveva già dato segnali di avversione negando prima la richiesta di utilizzo dell’aula polifunzionale per un incontro simile e poi le richieste di occupazione del suolo pubblico per lo svolgimento dell’ incontro nelle due piazze principali del paese. Vista la censura imposta con il divieto di utilizzare le strutture pubbliche, gli organizzatori hanno deciso di svolgere l’incontro in un parcheggio privato. Da segnalare la partecipazione di tantissime persone dai paesi confinanti.