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Truffa dei voucher, ancora un sorano coinvolto. Era a capo di organizzazione

Sora - Ancora un sorano coinvolto in una truffa dei voucher. Ad incastrare il 31enne ciociaro che insieme ad una 40enne campana teneva le fila di una organizzazione composta da 55 persone, sono stati i carabinieri della compagnia di Carpi comandata dal capitano Alessandro Iacovelli. Il sodalizio, secondo gli investigatori, avrebbero messo in piedi una truffa che in due anni avrebbe fruttato loro circa 230mila euro.

Tutto sarebbe nato dalla denuncia presentata da un imprenditore carpigiano. Circa 930 euro sottratti dal conto corrente del denunciante erano serviti per acquistare i buoni dell’Inps tutti con taglio da dieci euro. Incrociando i dati, però, i carabinieri hanno scoperto che lo stesso sistema era servito per frodare altre duecento persone. I militari coordinati dalla procura di Bologna, hanno accertato che con il sistema del Phishing, il duo truffaldino carpiva i dati necessari per poter mettere le mani sulle carte di credito delle loro vittime. Grazie anche alla collaborazione della stessa Inps, gli investigatori sono arrivati a scoprire che quelle carte di credito, venivano pagate per acquistare voucher. Per monetizzarli, però, era necessario avere dei complici che si fingessero lavoratori di ignare aziende. I buoni dell’Inps, quindi, venivano consegnati e monetizzati dai finti lavoratori che, pur non svolgendo neanche un minuto di lavoro, incassavano una parte del valore del tagliando.

Per ogni dieci euro truffato al titolare della carta di credito, quindi, un quarto andava all’Inps per l’assicurazione del lavoratore e per il gestore, un quarto al finto lavoratore e circa 5 euro al vertice dell’organizzazione. La difficoltà per la truffa, dati gli alti volumi di acquisti voucher che generava, stava nel reperire i finti lavoratori. Infatti, ciascuno di loro non poteva figurare come beneficiario di voucher per un valore superiore ai 7mila euro l’anno. Ecco perché un numero così alto di complici; ben 53 tra Lazio e Campania. Appena qualche settimana fa, la Guardia di Finanza aveva denunciato altri sei sorani per la stessa tipologia di truffa.

Ermanno Amedei

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