“Il fenomeno del cedimento di ponti, viadotti, cavalcavia che vede protagoniste importanti arterie stradali del nostro Paese, un fenomeno sempre più frequente negli ultimi tempi, che vede altresì coinvolti migliaia di viaggiatori che attraversano la nostra penisola, non può essere relegato al caso, alla fatalità , all’ accidente, ma- afferma Pasquale Ciacciarelli, coordinatore provinciale di Forza Italia- è da imputare ad una mancata o carente manutenzione,in alcuni casi a vizi di costruzione. Il cedimento del viadotto della tangenziale di Fossano, l’ultimo in ordine di tempo, costruito negli anni ’90, ha visto coinvolta un’auto delle forze dell’ordine, lasciando fortunatamente illesi gli agenti a bordo. L’Anas, in un comunicato, sostiene che il crollo improvviso del detto viadotto è anomalo in una struttura che non presenta apparenti problemi, pertanto potrebbe essere stato determinato da vizi di costruzione. Diversa la sorte per i due automobilisti rimasti coinvolti nel crollo del ponte sull’ autostrada A14, all’ altezza di Camerano in provincia di Ancona, lo scorso 9 Marzo. Autostrade spiega che, nell’ ambito dei lavori di ampliamento a tre corsie dell’A14, si è verificato il cedimento di una struttura provvisoria posizionata a sostegno del cavalcavia, che era chiuso al traffico. La procura di Ancona indaga per omicidio colposo plurimo. Risalendo indietro nel tempo, abbiamo il caso di Annone, provincia di Lecco, lo scorso 28 ottobre, quando un ponte, dal quale si stavano staccando calcinacci, lungo la strada provinciale 49, non fu chiuso al traffico. In questo caso si ipotizzano i reati di omicidio colposo e disastro colposo, mentre gli inquirenti vogliono accertare se vi sia stata una mancanza di coordinamento tra tecnici provinciali e tecnici dell’Anas. A questo punto, intendo appellarmi all’Astral, chiedendo un’analisi, un monitoraggio costante dei nostri viadotti, cavalcavia provinciali, al fine di accertarne le reali condizioni strutturali. È fondamentale non trascurare gli interventi di manutenzione, di messa in sicurezza, anche qualora possano emergere problemi apparentemente di lieve entità , che talvolta si rivelano determinanti nella “vita” stessa della struttura. Ma chiedo- conclude Ciacciarelli- anche, norme più severe nei criteri di edificazione degli stessi viadotti, accanto ad una maggiore oculatezza circa la qualità dei materiali scelti, al fine di scongiurare i cosiddetti vizi di costruzione che possono costare la vita ad ignari automobilisti”.