Cassino – La firma del capo della polizia c’è. Il provvedimento porta la data del 31 marzo ed è la “sentenza definitiva” che chiuderà il distaccamento della polizia stradale di Cassino, accorpandola alla sottosezione dell’autostrada. Chiusura si, chiusura no, da anni il dilemma si trascina tanto che anche questa volta in pochi sembravano credere alla ulteriore sirena di allarme.
Il distaccamento di Cassino è tra i 18 reparti che compaiono nel decreto di chiusura. Adesso bisogna aspettare solamente la formalità del decreto esecutivo, cioè quello che dispone lo spostamento degli uomini. Buona parte andrà a rinforzare il personale della sottosezione, quella che vigila il tratto autostradale diventando così, almeno nelle intenzioni, una sottosezione mista, autostradale e della viabilità esterna, ma la priorità sarà certamente quella autostradale.
Insomma, delle attuali mille pattuglie l’anno, quelle garantite dal distaccamento, al territorio cassinate ne rimarranno ben poche. Tutto in un’ottica di razionalizzazione che conserva seri dubbi di efficacia. Non si risparmia ovviamente sugli stipendi, probabilmente neanche sull’affitto  della struttura che attualmente ospita il distaccamento e che è sotto contratto fino al 2022.
Sordo agli appelli del solo sindacalista Angelo Di Paola del Silp Cgil che ha sensibilizzato le istituzioni locali, il capo della polizia non ha tenuto conto delle difficoltà che già ci sono sul territorio cassinate, e che si acutizzeranno con il ridimensionamento dell’apporto della Stradale.
Ermanno Amedei